Germania, la Merkel trema: Afd raggiunge la Cdu in Sassonia

Alternativa per la Germania (Afd) era data come una delle possibili sorprese elettorali della scorsa tornata valevole per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo e Bruxelles, ma i risultati raggiunti non hanno soddisfatto del tutto le aspettative dei vertici dirigenziali. Poteva andare meglio, dunque, mentre le rilevazioni statistiche relative al territorio nazionale tedesco continuano a raccontare di punte di consenso davvero consistenti.

Almeno all'interno di determinate zone, che sembrano ormai convinte a riporre la loro fiducia nei populisti teutonici. È, come riportato pure dall'Agi, il caso della Sassonia, dove l'Afd e la Cdu di Angela Merkel hanno fatto registrare la medesima cifra sondaggistica: 26% del totale. I sovranisti teutonici possono così sperare in quello che sarebbe un vero e proprio colpaccio. Ma questo non è il solo elemento rimarchevole sull'appuntamento elettorale che avrà luogo tra circa sessanta giorni.

Il trend della Spd certifica la continuazione di una traiettoria che è negativa. L'agenzia sopracitata rimarca come i socialdemocratici tedeschi, almeno per ora, non riescano a risalire la china e a recuperare terreno nei confronti di formazioni ascrivibili alla sinistra massimalista o al neo-ecologismo integrale. Die Linke e i Verdi, in sintesi, sembrano in grado di operare un sorpasso, che porterebbe in dote più di una domanda sul futuro del centrosinista. Qualche giorno fa abbiamo parlato dell'incontro che il cardinale progressista Reinhard Marx ha avuto con il leader dei Die Grunen.

Anche la Chiesa cattolica sembra essersi accorta di quello che sta accadendo: i tedeschi assistono al mutamento di un quadro, che per ora lascia presagire solo nubi attorno alle performance dei cosiddetti "partiti tradizionali". Ma i due mesi che abbiamo davanti possono essere interessati da ulteriori cambiamenti.