In questi giorni, per la prima volta nella storia della Germania, un esponente neonazista è stato eletto a una carica pubblica.
Stefan Jagsch, rappresentante del partito Npd, è stato infatti designato presidente del consiglio comunale della cittadina di Altenstadt, nel Land dell’Assia, a circa 30 chilometri da Francoforte. La formazione politica di cui questi è membro, spiegano le testate teutoniche, è nota nel Paese per il suo abituale ricorso alla“retorica in uso al tempo del Terzo Reich”, per equiparare l’immigrazione al “genocidio della patria tedesca” e per le sue invettive contro la “stampa succube del politicamente corretto”. Nel 2017, la Corte costituzionale federale, pur non decretandone la messa al bando, aveva additato tale movimento come “pericoloso per l’ordine democratico”.
L’elezione del militante ultra-nazionalista a presidente dell’assemblea municipale è stata possibile, riportano sempre i media, grazie al “consenso unanime” manifestato, riguardo al curriculum di Jagsch, da tutti gli altri partiti presenti nel consiglio di Altenstadt: Cdu, Spd e Fdp. I rappresentanti locali di tali formazioni, caratterizzatesi fin dalla nascita della Germania post-hitleriana per la loro ferma opposizione al neonazismo, hanno giustificato il loro sostegno alla candidatura del membro dell’Npd evidenziando l’abilità di costui nell’“utilizzo delle tecnologie informatiche e dei social network”.
Nonostante le precisazioni fornite dai dirigenti cristiano-democratici e socialdemocratici della cittadina dell’Assia, i vertici nazionali di Cdu e Spd, partiti attualmente alleati di governo a Berlino, hanno ufficialmente censurato l’appoggio dato dai loro consiglieri comunali all’elezione di Jagsch alla carica pubblica. Ad esempio, Paul Ziemiak, segretario generale della forza politica di centrodestra, ha etichettato come “incomprensibile e imperdonabile” il via libera accordato dai suoi compagni di partito di Altenstadt alla designazione del militante Npd quale presidente dell’assemblea municipale.
Profondo disappunto per la scelta dei rappresentanti locali dell’Spd è stato quindi esternato da Lars Klingbell, alto dirigente della formazione di sinistra, che ha parlato di “elezione orribile e scioccante favorita da un atteggiamento irresponsabile degli esponenti cittadini del nostro partito”. Egli ha poi parlato di “giorno terribile per il Paese”.
Nonostante l’infuriare delle polemiche, il neopresidente del consiglio comunale Stefan Jagsch, famoso per le sue invettive anti-migranti nonostante, subito dopo un incidente d’auto capitatogli nel 2016, sia stato soccorso proprio da alcuni rifugiati siriani, ha presentato la sua nomina alla carica pubblica come una “svolta storica per la Germania”.
Egli ha poi reagito all’indignazione di Cdu e Spd suscitata dalla sua elezione annunciando di essere pronto a “trascinare in tribunale” chiunque tenterà, ricorrendo a “cavilli e manovre di palazzo”, di invalidare la sua ascesa allo scranno più alto del consiglio municipale di Altenstadt.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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