La questione migranti esplode anche in Germania e rischia di trascinare nel baratro Angela Merkel e il suo governo. Il ministro dell'Interno Horst Seehofer, leader della costola bavarese della Cud (la Csu), non appoggia la strategia soft sull'immigrazione voluta dalla cancelliera.
La linea di Seehofer è un'altra. Prevede respingimenti di massa di tutti gli immigrati irregolari, non solo di quelli entrati in Germania, ma anche per tutta l'Unione europea. È una linea dura che trova sponde in Austria, in Italia e nella stressa Ungheria. Ed è il motivo per cui da qualche giorno di parla di un asse Roma-Vienna-Berlino sulla questione migranti. E non va dimenticato che la stessa Csu aveva invitato a gennaio Viktor Orban a parlare alla sua tradizionale convention annuale.
Per la cancelliera Merkel una linea troppo dura, difficile da accettare dopo la posizione assunta sui rifugiati siriani e l'accoglienza promessa a centinaia di migliaia di persone. Ma soprattutto difficile da sostenere in seno all'Unione europea, dove la Germania rappresenta più di un semplice governo di un singolo Stato membro. Inutile negarlo, l'Europa è ancora oggi a trazione tedesca. E, come scritto dall'Huffington Post, "se dalla Germania arrivasse un segnale così aggressivo sul piano dell'immigrazione verrebbe letto come un "liberi-tutti" per gli altri Paesi".
Per la Merkel sono comunque giornate molto impegnative. E la maggioranza di governo traballa sotto i colpi della Csu bavarese. Il rischio di una spaccature è molto elevato. Ma il voto in autunno in Baviera impone a Seehofer una linea drastica. La destra dell'Afd avanza anche nella sua regione. E il rischio di perdere consensi sull'immigrazione è molto alto.
Dall'altro lato, il problema di Angela Merkel è anche quello di accontentare l'alleato socialdemocratico, l'Spd, che invece pretende una linea del tutto diversa sull'immigrazione.
Andrea Nahles ha definito come inopportuni "spettacoli teatrali a scopi elettorali", le discussioni in parlamento fra Cdu e Csu sul nodo migranti. E lo stesso leader socialdemocratico ha ribadito che la linea dura voluta dal ministro Seehofer "non è contenuta nel contratto di governo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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