È stata di nuovo chiusa e poi subito riaperta la Spianata delle moschee a Gerusalemme, dopo i ripetuti incidenti tra manifestanti palestinesi e polizia israeliana
Secondo i media, gli incidenti sono avvenuti quando un gruppo di attivisti ebrei è voluto entrare nella spianata per pregare per la salute del rabbino Yehuda Glick, ferito da un presunto attentatore palestinese. Secondo la polizia, gli scontri sono cominciati a causa del lancio di pietre e petardi da parte dei palestinesi. La polizia ha quindi respinto i manifestanti, che sono rientrati nell’area della moschea di Al Aqsa. Omar Alkeswani, responsabile della moschea, afferma che la polizia è entrata nell’area di Al Aqsa e che ci sarebbero 20 feriti, mentre i media parlano di 2 feriti.
In seguito agli scontri, la Giordania ha richiamato il suo ambasciatore protestando per quelle che ha definito "aggressioni israeliane senza precedenti" intorno alla moschea di Gerusalemme.
Attentato a Sheikh Jarrah
Nella mattinata un poliziotto israeliano è morte e tredici persone sono rimaste ferite a Gerusalemme Est, in un attentato che è stato rivendicato dagli islamisti di Hamas. Un'automobile ha seguito i binari del tram a Sheikh Jarrah per poi lanciarsi sulle persone in attesa alla fermata, la stessa modalità di un attacco messo a segno il 22 ottobre.
538em;">Sceso dall'auto, ferito, l'uomo ha poi colpito con una spranga di freddo le persone. È stato ucciso da un agente che si trovava sul posto. L'attentatore, Ibrahim al Akri, era un membro del movimento per il Jihad islamico di Shuafat, a Gerusalemme Est.
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