Giappone, ideata app che aiuta uomini a decifrare frasi delle donne

A detta degli ideatori dell'app, il cervello delle donne tenderebbe a "nascondere automaticamente" le reali intenzioni di queste ultime dietro "artifici verbali"

Giappone, ideata app che aiuta uomini a decifrare frasi delle donne

In Giappone è stata lanciata in questi giorni sul mercato multimediale un'app per smartphone capace di aiutare gli uomini a "capire il cervello delle donne".

Ezaki Glico Co, azienda nipponica specializzata nell'organizzazione di ricevimenti nuziali, ha infatti ideato un programma, denominato Kope, mirante a consentire ai mariti di "decifrare le parole" delle rispettive consorti. Gli ideatori del software hanno giustificato tale invenzione affermando che l'apparato cerebrale femminile sarebbe "completamente diverso" da quello degli uomini.

A detta dei rappresentanti di Ezaki Glico Co, il cervello delle donne tenderebbe a "nascondere automaticamente" le reali intenzioni di queste ultime dietro "artifici verbali". Di conseguenza, gli esperti informatici dell'azienda avrebbero elaborato Kope al fine di offrire a ogni marito uno strumento in grado di "decifrare" i "messaggi criptati" confezionati in continuazione dall'apparato cerebrale del "gentil sesso". Mediante una sorta di "traduzione simultanea", l'app svelerebbe all'istante agli uomini "quello che le consorti realmente pensano e che viene involontariamente camuffato dal loro cervello dietro frasi fuorvianti".

L'équipe di esperti informatici Ezaki Glico Co ha provveduto a realizzare il software in questione seguendo le direttive di Ihoko Kurokawa, psicologa specializzata in "terapia di coppia" nonché autrice di diversi manuali sulla "perfetta conduzione del rapporto coniugale". Costei ha immediatamente evidenziato l'"utilità" del programma e ha poi presentato quest'ultimo come uno strumento utile ai mariti per "conoscere in maniera approfondita" l'animo femminile.

Il lancio sul mercato dell'app in questione è stato però fortemente biasimato da diverse associazioni nipponiche impegnate nella difesa dei diritti delle donne. In particolare, le organizzazioni hanno concentrato le loro critiche sul fatto che il software sarebbe fondato su "pregiudizi sessisti" e sulla convinzione dell'"inferiorità della donna".

Secondo tali associazioni, gli ideatori di Kope vorrebbero diffondere nella popolazione giapponese l'idea che il genere femminile sia "affetto da disfunzioni genetiche" e che, a causa di queste ultime, mogli e fidanzate tenderebbero costantemente a "occultare i propri sentimenti" e a "dire bugie".

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