Grattacielo in fiamme a Londra, i testimoni: "L'allarme non funzionò"

I racconti drammatici dei testimoni: "Il sistema anti incendio non ha funzionato, in molti si sono salvati solo una volta che hanno sentito le grida dei vicini"

Grattacielo in fiamme a Londra, i testimoni: "L'allarme non funzionò"

Sono testimonianze drammatiche, quelle dei sopravvissuti all'incendio del grattacielo Grenfell Tower a Londra, dove ancora adesso sono intrappolate molte persone e dove altre, purtroppo, hanno perso la vita.

Secondo i resoconti raccolti dal quotidiano londinese The Guardian, i residenti si sarebbero resi conto delle prime avvisaglie del rogo intorno alle prime ore della notte. "Sono tornato verso le 1.45 del mattino - racconta Siar Naqshabandi, che vive al terzo piano del palazzo - E ho visto l'edificio in preda alle fiamme. Ho suonato all'appartamento di mio fratello e gli ho detto di uscire subito." Ma Naqshabandi lancia anche un'accusa molto pesante: "Ci hanno detto di non abbandonare l'edificio. Ho detto ai miei parenti di scendere e uscire. Ma mi hanno risposto che non era permesso loro di farlo".

In molti, inoltre, puntano il dito contro presunti malfunzionamenti del sistema anti incendio: "Non c'è un sistema di allarme unico integrato - racconta un altro residente, che abita al diciassettesimo piano - Ogni appartamento ha il proprio."

Altri testimoni

interpellati dall'emittente pubblica britannica BBC raccontano invece che l'allarme anti incendio "non ha funzionato" e che in molti sono riusciti a salvarsi solo grazie alle grida dei vicini.

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