La Grecia è ormai arrivata a grattare il fondo del barile. Mentre il premier Alexis Tsipras incontra a Berlino Angela Merkel per cercare un compromesso che salvi il Paese evitando l'uscita del Paese dall'Eurozona, le medicine di base iniziano a scarseggiare nelle farmacie e dagli scaffali dei supermercati sono scomparsi i prodotti alimentari d’importazione da arraffare.
Le dichiarazioni del ministro delle Finanze Yanis Varoufakis sono solo spot. Slogan per tenere buoni i partner europei. In realtà la situazione è un'altra. Senza un nuovo intervento dei suoi creditori e in primo luogo di Bruxelles, il governo greco resterà finanziariamente a secco entro il 20 aprile. "Ad Atene - riferisce allarmata l'emittente radiotelevisiva privata Antenna - se ci sono ancora generi alimentari sugli scaffali dei supermercati, questo dipende dalla buona amministrazione dei responsabili dei supermercati stessi". Le farmacie, invece, sono già a corto di medicinali di base. In giro non c'è più l'ombra degli antidolorifici più diffusi e dei farmaci anti-infiammatori. Iniziano anche a scarseggiare gli antibiotici, l'insulina e i vaccini. Secondo il capo dell’Associazione dei farmacisti greci, Constantinos Lourandos, i produttori diffidano dei grossisti che farebbero vero e proprio aggiottaggio rivendendo i carichi di medicinali a prezzi maggiorati in altri Paesi invece di rifornire il mercato locale. "Alcune società - ha detto Lorandos a Kathimerini - ci costringono ad acquistare altri medicinali insieme a quelli di cui abbiamo bisogno altrimenti non accettano le nostre ordinazioni".
Nel 2009 il valore delle cosiddette "esportazioni parallele" ammontava a 1,4 miliardi di euro ma lo scorso anno è crollato a 310 milioni di euro. I farmacisti tendono sempre più a rivolgersi ai colleghi alla ricerca di farmaci richiesti dai clienti e hanno creato reti di scambio e una pagina di Facebook su cui pubblicizzano le esigenze. "Vi sono molte carenze di medicine e stanno aumentando - ha detto un farmacista ateniese - ho bisogno di 70-80 unità di anticoagulanti ogni mese e di rado ne vedo più di 30".
Dopo quasi sei anni di crisi economica e recessione, un greco su tre si trova oggi a vivere in povertà e ad avere debiti, mentre il reddito disponibile per ogni nucleo familiare è precipitato al di sotto della soglia di povertà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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