Sale la tensione tra gli estremisti di destra e i militanti di sinistra in Germania. Venti persone sono rimaste ferite nelle manifestazioni che si sono svolte lunedì sera a Chemnitz, in Sassonia. A confermare il dato è stato Oliver Malchow, capo del sindacato di polizia GdP.
La morte di un uomo tedesco di 35 anni - presumibilmente per mano di due richiedenti asilo dall'Iraq e dalla Siria - nelle prime ore di domenica ha scatenato diverse proteste che sono culminate in scontri violenti. Alcuni media tedeschi parlano anche di una vera e propria "caccia ai migranti". Domenica, infatti, circa mille persone hanno manifestato urlando slogan come "Fuori gli stranieri", "Questa è la nostra città" e "Noi siamo il popolo".
La Sassonia, comunque, non è nuova a episodi di intollerenza simili. Due anni fa, per esempio, nella vicinissima Clausnitz, un bus pieno di richiedenti asilo era stato fermato da 100 dimostranti che avevano impedito per protesta l'accesso nelle strutture di accoglienza.
"Lo stato ha fallito in materia di sicurezza interna perché ha ridotto in maniera massiccia il personale",
ha detto Malchow al giornale tedesco Neue Osnabruecker Zeitung, aggiungendo che sarebbero necessarie 20.000 nuove assunzioni per porre rimedio alla situazione. "Questo problema non può essere risolto rapidamente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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