Dopo mesi di polemiche e un'inchiesta aperta, Hillary Clinton ha sentito il bisogno di chiedere scusa per aver utilizzato un server privato di posta elettronica mentre era segretario di Stato. "È stato un errore. Mi dispiace. Me me assumo la responsabilità", ha detto in un’intervista alla Abc. Non è la prima volta che la candidata democratica alla Casa Bianca affronta lo scandalo. Fino a questo momento aveva sempre dichiarato di essersi mossa nell’ambito di ciò che al Dipartimento di stato era consentito. Ma ora emergono nuovi particolari a suo sfavore. Tutto nasce da un’indagine condotta dall’ispettore generale delle agenzie di intelligence Usa, che ha vagliato una parte dei messaggi transitati su quell’account personale incautamente attivato dalla Clinton e, a quanto pare, utilizzato anche per lo scambio di informazioni delicatissime, per il quale è obbligatorio l’uso di canali di comunicazione istituzionali.
Come rivela il New York Times una delle email top secret riguarderebbe alcuni aspetti del programma nucleare della Corea del Nord. Il materiale sarebbe stato inviato all’ex segretario di stato dalla Cia e dalla National Geospatial-Intelligence Agency, l’agenzia che raccoglie informazioni sul terreno attraverso l’uso di droni e satelliti. Ma potrebbe esserci altro materiale, considerato che le due email incriminate sono state pescate da un campione di 40 email della Clinton utilizzato per verificare l’esistenza di eventuali danni procurati alla sicurezza nazionale.
Il "pentimento" dell'ex first lady basterà a calmare le acque? Le ultime novità sul cosiddetto "emailgate" non sono confortanti. E la Clinton deve fronteggiare anche un altro problema. Secondo un sondaggio della Monmouth University la quota di democratici che intende votare per lei è scesa al 42%, dieci punti in meno rispetto ad un mese fa, 18 punti in meno rispetto allo scorso aprile e solo 20 punti in più rispetto al rivale più temibile, Bernie Sanders. A far scendere il vantaggio della Clinton anche la possibile discesa in campo del vice presidente, Joe Biden, con quotazioni in salita di 10 punti, al 22% nell’ultimo mese.
Intanto per evitare nuovi guai in futuro il segretario di
Stato John Kerry ha appena nominato un "commissario per le email". Si tratta di un ex diplomatica, Janice Jacobs, che avrà il compito di coordinare e supervisionare la trasparenza al Dipartimento di stato.
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