In Francia potrebbe ripetersi ciò che accadde nel 2002. Rimasti fuori dal ballottaggio i socialisti appogiarono Chirac, che chiamò a raccolta il "fronte repubblicano" per sbarrare la strada a Jean Marie Le Pen. Oggi il presidente François Hollande, socialista, potrebbe bere l'amaro calice e chiedere ai suoi, come extrema ratio, di turarsi il naso e votare per Nicolas Sarkozy. Uomo che considera "volgare, cinico e malvagio", ma, se si tratta di fermare Marine Le Pen, si può passare sopra a questi "difetti".
A rivelare le intenzioni di Hollande in vista delle presidenziali del maggio 2017 sono i giornalisti Fabrice Lhomme e Gerard Davet, in un'anteprima del loro libro "Un président ne devrait pas dire ça" (Un presidente non dovrebbe dire questo) in uscita domani. I due raccontano nel loro libro i cinque anni all'Eliseo di Hollande attraverso numerose interviste al presidente, che si lascia andare a giudizi su diversi politici, tra cui Sarkozy, sconfitto da Hollande alle presidenziali del 2012.
"I cassetti" dell'ex consigliere all'Eliseo di Sarkozy, Patrick Buisson, "sono molto importanti, non tanto per quello che rivelano - non ci sono segreti di Stato - ma perché mostrano ciò che è quest'individuo. La sua volgarità, la sua cattiveria, il suo cinismo", dice Hollande. "Ciò che non si vede di lui è il fatto che non faccia distinzione tra ciò che è permesso e ciò che non lo è, tra il lecito e l'illecito, il decente e l'indecente. Perché questa sete di denaro? (...) Sarkozy si circonda di gente ricca. Perché? (...) Il denaro è sempre denaro! Si sa che è stupefacente!", sottolinea uno sprezzante Hollande.
Pur denunciando la linea di Sarkozy e "la sua radicalizzazione verbale per sottrarre voti al Front National", il presidente si dice poi pronto a votare per Sarkozy se dovesse arrivare al ballottaggio con Marine Le Pen. "Lo farò. Andrò per votare contro Le Pen. E' stata dura per me chiedere di votare per Chirac nel 2002 (...) Se sarà necessario chiedere di votare Sarkozy, lo farò", confessa Hollande.
Hollande si sofferma anche sulle primarie del centrodestra, azzardando un pronostico: "Credo che vincerà Sarkozy. Ma se dai sondaggi la sua candidatura dovesse apparire debole, gli elettori opteranno per Juppé", perché, sostiene ancora il presidente, Sarkozy "è talmente eccessivo che può suscitare preoccupazione all'interno del suo stesso schieramento".
Il presidente talvolta mostra compassione rispetto ai guai giudiziari del suo predecessore, coinvolto nel caso Bygmalion, un sistema di false fatture che avrebbe consentito di pagare con le casse del partito Ump circa 18,5 milioni di euro di spese del candidato all'Eliseo Sarkozy nella campagna elettorale del 2012.
A proposito della localizzazione dei telefoni cellulari dell'ex presidente disposta dai giudici, Hollande commenta: "Se non c'è nulla nel dossier, è scioccante, è vero.
Questo è purtroppo il comportamento della giustizia". Quanto all'affaire Bygmalion, Hollande assicura che la sua incriminazione non lo rallegra: "Un ex presidente della Repubblica che trascorre 12 ore nell'ufficio di un giudice istruttore è quantomeno deprimente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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