Questa mattina a Hong Kong un manifestante è stato colpito da tre colpi di pistola sparati da un agente della polizia.
È successo a Sai Wan Ho, uno dei tanti quartieri scossi dalle ennesime proteste cittadine che da mesi a questa parte stanno paralizzando l'ex colonia britannica. Qui un gruppo di manifestanti mascherati era riuscito a bloccare le strade innalzando delle barricate. Un poliziotto, non in tenuta antisommossa, è partito all'inseguimento di alcuni dimostranti; ha afferrato un giovane quindi ha puntato la pistola contro un secondo ragazzo. Quest'ultimo ha cercato di disarmare l'agente ma l'ufficiale gli scaricato contro tre colpi a distanza ravvicinata. Il video, immortalato da un reporter di Cupid Producer, si fa confuso. Si sentono altri due spari e si vede il corpo di un giovane, steso a terra in una pozza di sangue; in un primo momento sembra inerte, poi cerca di scappare.
In ogni caso, secondo quanto riportato dal South China Morning Post, il manifestante si troverebbe adesso in condizioni critiche. Il giovane, 21 anni, è stato subito trasportato in ospedale e operato d'urgenza a reni e fegato.
La violenza aumenta
La polizia ha riferito che "una persona è stata colpita da un proiettile" mentre le autorità dell'ospedale hanno parlato di "un uomo di 21 anni ricoverato con una ferita di arma da fuoco". L'incidente ha innescato una serie di duri scontri in tutta la città, anche perché non è la prima volta che un manifestante viene colpito da proiettili sparati dalle forze dell'ordine. Quello odierno è il secondo caso dopo Tsang Chi Kin, colpito al petto lo scorso ottobre nel corso di alcuni tafferugli contro gli agenti.
La situazione a Hong Kong resta critica. Fin dalle prime luci dell'alba i manifestanti anti Pechino hanno occupato le strade, alzato barricate, appiccato incendi e vandalizzato negozi. Hong Kong, o almeno una buona parte di essa, si è ritrovata ancora una volta bloccata. Molte università hanno sospeso le lezioni.
La polizia sta arrestando sempre più manifestanti, e ormai la quota di persone fermate ha superato la soglia delle 3 mila unità. La violenza ha raggiunto vette pericolosissime, sia da parte delle forze dell'ordine che dei manifestanti, i quali non si fanno problemi ad aggredire i cinesi o i simpatizzanti pro Pechino.
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