Gli immigrati assaltano la Manica: scatta la caccia degli agenti francesi

In centinaia assaltano l'Eurotunnel tra Calais e Dover: cercano di passare nascosti nei tir diretti in Gran Bretagna. Polemiche per un video che mostra le violenze della polizia

Migranti inseguiti dalla polizia dopo aver tentato l'assalto all'Eurotunnel
Migranti inseguiti dalla polizia dopo aver tentato l'assalto all'Eurotunnel

Un vero e proprio assalto al forte. Protagonisti tre o quattrocento migranti, perlopiù di origini africane, che durante la notte scorsa hanno tentato di accedere con la forza all'area dell'Eurotunnel che collega Francia e Gran Bretagna, Calais a Dover.

Lo riferisce il francese Le Figaro, citando fonti della polizia. Molto spesso i disperati che tentano ad ogni costo di passare la Manica si acquattano nei doppi fondi dei camion, nascosti nei rimorchi o sull'asse delle ruote: così sperano, a rischio della vita, di venire trasportati nel Regno Unito bypassando i controlli.

"Di solito troviamo dalle cento alle centocinquanta persone per notte - spiega al quotidiano parigino un poliziotto in servizio a Calais - Ma la notte scorsa ce ne erano almeno il doppio e molto più 'agguerriti' del solito: avevano anche delle spranghe di ferro per forzare le porte dei camion". L'assalto in massa è stato reso possibile da un incidente stradale che ha rallentato il traffico, rendendo più facile ai migranti l'assalto ai tir bloccati ai lati della strada.

Tuttavia, precisano le forze dell'ordine, la situazione è rientrata senza che nessuno rimanesse ferito.

Gli assalti ai tir che attraversano la Manica passando per l'Eurotunnel sono sempre più frequenti dopo che le autorità francesi hanno di fatto fortificato il porto di Calais, da mesi preso d'assalto dai migranti che tentavano di imbarcarsi sui traghetti.

In queste ore, inoltre, in Francia impazza la polemica per un video girato da una Ong per i diritti umani che documenta le violenze della polizia francese contro i migranti, fatti scendere dai camion a forza di botte e

intimiditi senza apparente motivo. Un sindacalista della polizia contattato dal quotidiano locale Nord-Littoral ha spiegato che "i poliziotti sono esposti alle continue provocazioni dei migranti e degli attivisti."

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