È incessante il flusso di migranti che passa il confine tra la Serbia e la Croazia, diretti verso la Slovenia e da qui in Austria e negli altri Paesi europei "punti d'arrivo" per i profughi. Una marea umana che i serbi faticano a gestire, tanto che ieri avevano riaperto il confine, serrato da sabato, solo per poi bloccarlo di nuovo per qualche ora.
L'emittente serba B92 scrive che la decisione sarebbe dovuta alle lamentele arrivate dalla Slovenia, in pensiero per il numero eccessivo di migranti arrivati ai confini. E se a Lubiana sono preoccupati dai numeri, la televisione sottolinea anche le condizioni dei profughi, all'addiaccio, sotto la pioggia e il fango e senza rifornimenti di cibo e acqua.
Le autorità croate - scrive la Bbc - hanno poi riaperto il valico dopo poche ore. Almeno 3.
000 persone erano bloccate nella zona del villaggio serbo di Berkasovo. Intanto il governo sloveno ha proposto una legge che potrebbe consentire all'esercito di affiancare la polizia alla frontiera nella gestione dei flussi migratori.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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