Diversi elicotteri hanno ripreso il proprio volo questa mattina per sostenere i vigili del fuoco che combattono da sabato contro un incendio in una regione montuosa del Portogallo centrale. Il rogo ha provocato 20 feriti nella regione di Castelo Branco: tra questi - secondo un rapporto del Ministero dell'Interno - si contanto otto vigili del fuoco e dodici civili. Una persona gravemente ustionata è stata trasportata d'urgenza in elicottero a Lisbona.
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(@Finanzas_Time) July 21, 2019
L'incedio
Le fiamme sono principalmente concentrate a Vila de Rei, dove sono attivi circa 800 vigili del fuoco, 245 veicoli e 13 attività aeree. Qui l'incendio ha percorso circa 25 chilometri dal suo punto di origine. Altri due roghi boschivi - dichiarati sabato - sono stati controllati durante la notte. "L'origine degli incendi è sotto inchiesta...c'è qualcosa di strano. Come fanno cinque fuochi significativi ad iniziare in zone così vicine?", ha dichiarato il ministro dell'Interno Eduardo Cabrita. Attualmente nessuna abitazione è stata evacuata, ma la Protezione Civile ha indicato che tale misura potrà essere intrapresa "senza alcuna esitazione in caso di peggioramento della situazione". L'esercito ha annunciato di aver inviato 20 soldati e quattro veicoli per "chiarire i percorsi e facilitare l'accesso dei vigili del fuoco".
Cinque regioni del Portogallo centrale e meridionale sono in allerta per gli incendi a causa della siccità e dei venti; le temperature rimangono sotto i 41 gradi nella regione di Castelo Branco, una soglia che ha fatto scattare l'allarme rosso dell'ondata di calore.
A giugno e ottobre 2017 hanno perso la vita 114 persone a causa di due grandi incendi. Si tratta di una regione abitata principalmente da persone anziane, i cui villaggi si nascondono nelle foreste di eucalipto, una specie estremamente infiammabile ma molto ricercata dall'industria della carta. Nonostante i rischi, le popolazioni locali continuano a piantare questi alberi che crescono molto rapidamente e rappresentano un'importante fonte di reddito per loro. Campi e pascoli vengono abbandonati, le foreste non vengono più curate e il sottobosco facilita la propagazione del fuoco.
Traumatizzato da questi disastri, il governo ha mobilitato mezzi significativi per prevenire il ripetersi di grandi roghi: all'inizio di giugno ha deciso di nazionalizzare il sistema di comunicazioni di emergenza (SIRESP), che è stato aspramente criticato per una serie di
carenze durante gli incendi mortali del 2017. A quel tempo, i vigili del fuoco - mal equipaggiati con mezzi di trasmissione - riscontravano problemi nel coordinare le loro operazioni e nel bloccare in tempo la viabilità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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