Iran, l'accordo sul nucleare slitta

"Passi avanti ma ci sono ancora ostacoli all’accordo", ha detto il portavoce della Casa Bianca

Iran, l'accordo sul nucleare slitta

Si era sparsa la voce che l'accordo sul nucleare iraniano sarebbe arrivato in serata, ma non è così. La trattativa va avanti. La conferma che manca ancora qualcosa arriva dagli Stati Uniti. "I negoziati di Vienna continuano - ha detto il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest -. Ci sono stati progressi importanti su questioni chiave, ma ci sono ancora ostacoli all’accordo".

L'Iran intanto continua a spingere per il sì. Se ci sarà un accordo sul nucleare iraniano si sarà raggiunta una "vittoria della diplomazia e del mutuo rispetto su paradigmi superati di esclusione e coercizione". Lo ha scritto il presidente iraniano Hassan Rohani sul proprio account Twitter, aggiungendo che l’accordo sarebbe "un buon inizio". Gli ha fatto eco, sempre su Twitter, il ministro degli Esteri Mohamad Javad Zarif. "Se l’acccordo con l’Iran è raggiunto - ha scritto - il trionfo della diplomazia significa che tutti noi abbiamo vinto, mentre tutti avremmo potuto perdere. Chiaro e semplice, non servono giri di parole". I due tweet arrivano mentre sono in corso a Vienna intensi negoziati per un accordo definitivo tra Teheran e il gruppo 5+1 (membri permanenti del Consiglio di Sicurezza più la Germania). I difficili negoziati si sarebbero dovuti concludere alla fine del mese scorso. Poi la proroga alla mezzanotte di oggi. Ma serve ancora tempo.

L’accordo sarebbe già pronto: un documento di un centinaio di pagine, secondo la Bbc, nel quale sarebbero indicate nel dettaglio le condizioni per la revoca delle sanzioni nei confronti dell’Iran e le garanzie che la Repubblica islamica deve fornire per assicurare che il programma nucleare non sia finalizzato alla produzione di armi atomiche. Secondo l’emittente britannica il documento è stato redatto con la massima precisione, per evitare futuri fraintendimenti sugli impegni assunti. Il ministro dell’Interno iraniano, Hossein Ali Amiri, ha fatto sapere che non sono previste celebrazioni ufficiali in caso di accordo, ma la polizia è stata invitata a non ostacolare possibili festeggiamenti spontanei per le strade.

Contestualmente alla firma, l'accordo prevederebbe la revoca dell’embargo sulle armi, con un’apposita risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu: lo sostiene una fonte vicina ai negoziati citata dall’agenzia Fars. L’intesa manterrebbe però alcune restrizioni temporanee in campo militare. Ancora più importante per Teheran, secondo le stesse fonti l’accordo dovrebbe portare al definitivo superamento di qualsiasi ricorso al capitolo 7 della Carta dell’Onu, quello che tratta le minacce alla pace, per quanto riguarda il programma nucleare di Teheran.

Intanto Israele continua a manifestare la propria preoccupazione.

"Non fosse stato per i nostri sforzi nel corso degli anni, l’Iran avrebbe già potuto dotarsi da tempo di un’arma atomica", ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu rispondendo alle critiche dell’opposizione durante un animato dibattito in parlamento. "Ci siamo impegnati ad impedire all’Iran di dotarsi di armi atomiche e questo impegno è oggi valido più che mai".

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