Il primo dei cinque droni dell’Alliance Ground Surveillance della NATO è atterrato a Sigonella, in Sicilia. L’AGS raggiungerà la capacità operativa iniziale per la prima metà del prossimo anno.
Il primo RQ-4D della NATO è arrivato in Europa
Il primo dei cinque drone della flotta AGS della NATO è atterrato per la prima volta in Europa. La piattaforma robotica Hale, High-Altitude Long-Endurance Unmanned Aircraft System, è decollata mercoledì scorso dalla base aerea di Palmdale in California, negli Stati Uniti. Ventidue ore dopo, il drone RQ-4D è atterrato a Sigonella, in Sicilia. Sigonella è il cuore dell’Alliance Ground Surveillance, il più importante asset della NATO per missioni JISR, Joint Intelligence, Surveillance e Reconnaissance.
L’Alliance Ground Surveillance della NATO
La capacità espressa dall'AGS permetterà alle Nazioni dell'Alleanza di effettuare attività di sorveglianza persistente su vaste aree, operando al contempo a distanze considerevoli delle zone di interesse, in qualsiasi condizioni meteorologiche e di luce attraverso l'uso di un asset a pilotaggio remoto acquisito ed operato da personale NATO. Il programma NATO AGS, strutturato su velivoli APR HALE (High Altitude Long Endurance) e su vari sistemi di terra, nasce da un'iniziativa di quindici Nazioni Alleate: Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Germania, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia e Stati Uniti. L'Italia riveste un ruolo di primaria importanza, in quanto terzo Paese contributore (dopo Stati Uniti e Germania) ed Host Nation, ruolo fondamentale in termini di supporto logistico, infrastrutturale e tecnico-operativo. Tutti i Paesi membri dell’Alleanza sosterranno il programma a lungo termine. La sorveglianza terrestre dell'Alleanza sarà di proprietà collettiva e gestita da tutti i Paesi membri della NATO. Tutti gli alleati avranno accesso ai dati acquisiti e beneficeranno dell'intelligence derivata dalle missioni di sorveglianza e ricognizione che AGS intraprenderà.
L’Alliance Ground Surveillance è composto da due segmenti: quello aereo basato sulla piattaforma robotica Hale RQ-4D e quello a terra a cui è demandata sia la capacità di controllo della missione che l’analisi, distribuzione ed archiviazione dei dati. Sigonella ospita sia il MOS o Mission Operation Support che l’Air Vehicle Missions Command and Control (AVMC2), compreso l’intero apparato logistico. Il primo contractor del programma AGS della NATO è Northrop Grumman. La società americana nel maggio del 2012 ha firmato un contratto da 1,7 miliardi dollari per una flotta di cinque RQ-4D con radar MP-RTIP.
Northrop Grumman ha realizzato la stazione di terra, composta da 22 postazioni per gli operatori, cui spetterà il compito di analizzare i dati radar in arrivo e trasmetterli su una rete criptata della Nato. La Northrop fornisce anche tutti i sistemi di navigazione dei Global Hawk. Finmeccanica è responsabile della fornitura di due Transportable General Ground Stations o TGGS, stazioni di terra trasportabili. Il TGGS si interfaccia con la cosiddetta Mobile Ground Station fornita da Airbus, che opera su una connessione satellitare. Airbus fornirà sei MGS.
Il drone RQ-4D, i "MAGMA" della NATO
Il segmento aereo dell’Alliance Ground Surveillance della NATO è strutturato sul drone RQ-4D, a sua volta basato sul Global Hawk Block 40 statunitense. La piattaforma è stata adattata in modo univoco in base ai requisiti della NATO. L’RQ-4D, in grado di volare ad altitudini massime di 60.000 piedi per più di 32 ore a velocità prossime ai 340 nodi, ben al di sopra dello spazio aereo occupato dal traffico commerciale. L'RQ-4D può operare a duemila miglia nautiche dalla sua base operativa principale. E’ ritenuta la migliore piattaforma robotica esistente per missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione in grado di sorvegliare in un solo giorno centomila chilometri quadrati di terreno. Il radar ad apertura sintetica ad alta definizione MP-RTIP, è in grado di rilevare e tracciare ogni oggetto a terra e missili da crociera a bassa quota.
Il nominativo radio (callsign) designato per i velivoli del programma AGS è Magma. La flotta AGS della NATO è strutturata su cinque sistemi a pilotaggio remoto RQ-4D, attualmente in diverse fasi ditest di sviluppo. La capacità operativa iniziale è prevista per la prima metà del prossimo anno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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