Jeb Bush se la prende con il Papa: "Non mi faccio dettare la politica"

Un americano su due non pensa che il surriscaldamento dipenda da cause umane. E il candidato alla presidenza si gioca le sue carte

Jeb Bush se la prende con il Papa: "Non mi faccio dettare la politica"

La nuova enciclica di papa Francesco ancora non è stata pubblicata ufficialmente e già scatena dibattito oltreoceano.

A quanto si capisce dalle indiscrezioni la "Laudato si", titolo ispirato al Cantico delle creature dell'altro Francesco, il santo di Assisi, conterrà anche riferimenti alle responsabilità dell'uomo nei confronti della Terra. Un giudizio che non tutti hanno accolto bene.

Dagli Stati Uniti è arrivato il commento di Jeb Bush. Fresco di candidatura per un posto da leader dei repubblicani nella corsa alle presidenziali del prossimo anno, e quindi ansioso di iniziare a tirare dalla sua parte i voti, ha criticato le parole del Pontefice, sostenendo l'arroganza del dire che i cambiamenti climatici siano una scienza esatta.

In campo repubblicano il tema non è certo nuovo. Secondo una ricerca del Pew Center il 70% degli americani crede nel riscaldamento terrestre, ma solo il 47% pensa sia dovuto a cause umane.

Jeb si accoda e aggiunge che non si farà "dettare la politica economica dai vescovi, dai cardinali o dal Papa".

Cattolico da venticinque anni, il rampollo di casa Bush lo ha detto durante un intervento pubblico in New Hampshire, aggiungendo che la religione dovrebbe pensare a "renderci persone migliori" e non a "questioni di ambito politico".

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