Kiev, la bomba sul parco giochi: perché siamo sull'orlo dell'escalation

Una grande buca vicino alle altalene usate dai bambini. Stanno diventando virali i filmati dell'enorme cratere, provocato dai missili russi, in un parco giochi di Kiev. Quali potrebbero essere le conseguenze

Kiev, la bomba sul parco giochi: perché siamo sull'orlo dell'escalation

Una mattina come le altre a Kiev. La vita, dopo che le truppe russe avevano circondato la capitale all'inizio dell'invasione del Paese, lo scorso febbraio, era tornata a una relativa "normalità", se così si può definire una grande città in un Paese in guerra. Una normalità che si è bruscamente interrotta nella notte con i bombardamenti russi che hanno interessato diversi centri e la stessa Kiev, colpendo i distretti di Shevchenkiv e Solomyan. Mentre sale a 8 morti e 24 feriti il tragico bilancio del bombardamento avvenuto all'alba, c'è un'immagine, in particolare, che racconta più di ogni altra, l'orrore della guerra.

È quella dell'impressionante cratere vicino alle altalene del parco giochi, immortalato dai filmati apparsi sui social in un parco colpito dai missili russi. Obiettivo strategico-militare? In questo caso certamente no, anche se i russi stanno evidentemente cercando di distruggere gli impianti energetici dell'Ucraina e lasciare così l'Ucraina senza elettricità e acqua, come ha spiegato il presidente Zelensky. La rappreseglia serve altresì dimostrare che Mosca può colpire qualsiasi obiettivo all'interno dei confini ucraini, come e quando vuole. Esiste un "codice di guerra", una linea di demarcazione fra obiettivi legittimi e illegittimi? Sì, e questa guerra, alle porte dell'Europa, sta abbandonando ogni senso del limite e codice di guerra per approdare alla fase, brutale, dell'inimicizia assoluta, per usare un termine caro a Carl Schmitt.

Perché siamo sull'orlo dell'escalation

Nella cività delle immagini, l'agghiacciante scatto del parco giochi di Kiev colpito da un missile russo potrebbe far leva sull'emotività dell'opinione pubblica e convincerla del fatto che sia necessario, a questo punto, fermare Putin e le sue azioni brutali contro i civili con le maniere forti. E se l'opinione pubblica spinge per la guerra, anche le classi dirigente europee e atlantiche, restie a un intervento militare diretto della Nato nel conflitto, potrebbero essere spinte a cambiare idea. La notizia che il consolato tedesco a Kiev sarebbe rimasto colpito dalla rappresaglia russa, è un ulteriore elemento che potrebbe condurre a una possibile escalation fra Russia e Alleanza Atlantica. Non sarebbe la prima volta che uno scatto, in particolare, è riuscito a far leva sull'opinione pubblica per convicerla della bontà della guerra. Era il 2017 quando le atroci immagini del bombardamento chimico a Khan Shaikoun, in Siria, fecero così presa sulla figlia del presidente Donald Trump, Ivanka, da indurre il tycoon a ordinare uno strike contro la base siriana di Shayrat.

Nella storia, infatti, sono molti gli scatti che hanno orientato in un modo o nell'altro l'opinione pubblica. Si pensi, ad esempio, alla foto delle torri gemelle "Momo" e "Uzeir" in fiamme sul “viale dei cecchini” di Sarajevo, che divenne una delle immagini simbolo della guerra in ex Jugoslavia e della città assediata dalle forze serbe. O, per citare un altro esempio illustre, quello della bambina vietnamita di 9 anni che fugge urlando “Nong quá, Nong quá” (troppo caldo, troppo caldo), quando le bombe al napalm cadono sul villaggio di Trang Bang. Nel caso del parco giochi di Kiev, più che uno scatto, ad essere rappresentativi sono dei brevi video. Cambia il mezzo, non la sostanza.

Cos'è successo a Kiev

Nella capitale, poco prima delle luci dell'alba, sono risuonate le sirene di allarme aereo. Colpito, in particolare, il distretto di Shevchenkovsky. Il quartiere si trova nella parte occidentale di Kiev e già nei primi giorni di guerra è stato uno dei più bersagliati quando i russi, durante la fase dell'assedio della capitale ucraina, si trovavano nei sobborghi settentrionali della città. Sono però diverse le esplosioni segnalate sui social.

Il presidente russo Vladimir Putin conferma che la Russia ha lanciato "massicci attacchi alle infrastrutture energetiche dell'Ucraina" con l'offensiva lanciata oggi, spiegando che gli attacchi sull'Ucraina sono una risposta agli atti di "terrorismo" di Kiev compreso quello al ponte di Crimea.

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