"600 civili torturati a Kherson": la vedetta contro le proteste anti-Russia | La diretta

Si segnalano intense operazioni di fuoco lungo l'intera linea di scontro di combattimento nelle regioni di Donetsk e Lugansk. Kiev ha annunciato di aver respinto le navi da guerra russe a 100 km dalla costa del Mar Nero

"600 civili torturati a Kherson": la vedetta contro le proteste anti-Russia | La diretta

Servono ancora più armi. Per avere una chance di poter sconfiggere la Russia, l'Ucraina necessità di almeno 60 sistemi lanciarazzi multipli (Mlrs), ovvero molti di più di quelli promessi finora da Stati Uniti e Regno Unito. È questo l'ultimo allarme lanciato da Kiev a mezzo stampa per bocca del tenente colonnello Oleksiy Arestovych, consigliere militare del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Gli Mlrs sono "un'arma rivoluzionaria", ha dichiarato Arestovych al Guardian, ma non ne sono stati impegnati abbastanza per cambiare le sorti della guerra. "Meno ne prendiamo e peggiore sarà la nostra situazione - ha spiegato l'ufficiale ucraino -. Le nostre truppe continueranno a morire e noi continueremo a perdere terreno", in particolare se i paesi con decine di Mlrs "decideranno di donarne solo quattro o cinque".

Nel Donbass continua a tenere banco la battaglia di Severodonetsk. Nelle ultime ore il capo dell'amministrazione regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, aveva parlato di una riconquista ucraina di gran parte della città e di russi respinti, salvo poi modificare le sue parole. Pare che le forze di Kiev controllino soltanto il settore industriale dell'Azot e che la situazione in città sia peggiorata in modo significativo. La Cnn parla di "pesanti combattimenti" e di una situazione "che cambia ogni ora".

Nel frattempo le forze russe hanno lanciato missili e attacchi aerei contro vari obiettivi dislocati in tutta l'Ucraina nel tentativo di mettere fuori gioco le difese nemiche e colpire infrastrutture chiave. Un portavoce del ministero della Difesa di Kiev ha dichiarato che la Russia sta effettuando "intense operazioni di fuoco e assalto lungo l'intera linea di scontro di combattimento nelle regioni di Donetsk e Lugansk".

Nel quadrante meridionale del Paese c'è da segnalare l'allontanamento delle navi russe dalle coste del Mar Nero. La Marina ucraina ha annunciato di aver respinto navi da guerra russe a 100 km dalla costa del Mar Nero. La flotta è stata "costretta a cambiare tattica" dopo aver attuato per settimane un duro blocco, ha sottolineato il comando della Marina di Kiev: "Il gruppo di navi della flotta russa del Mar Nero è stato cacciato al largo delle coste ucraine per più di cento chilometri. Nel tentativo di riprendere il controllo della parte nord-occidentale del Mar Nero, l'avversario ha dovuto cambiare tattica, schierando sistemi missilistici costieri Bal e Bastion in Crimea e nella regione di Kherson e ridistribuendo forze aggiuntive all'Isola dei Serpenti". In ogni caso, un gruppo di circa 30 navi e sottomarini russi continua a bloccare la navigazione civile mentre la situazione nella parte nord-occidentale del Mar Nero resta "difficile".

La diretta:

Ore 23:02 | Ambasciatore ucraino in Israele: "Dateci il sistema Iron Dome"

"Rifornite il nostro esercito del sistema di difesa anti missilistico Iron Dome". Lo ha detto in una conferenza stampa a Tel Aviv l'ambasciatore ucraino in Israele, Yevgen Korniychuk. "Gli Usa - ha proseguito - non si opporebbero alla vendita". Fino ad oggi Israele ha fornito a Kiev mezzi quali giubbotti antiproiettili ed elmetti.

Ore 22:45 | Allarme del Programma Alimentare Mondiale: "50 milioni rischiano di patire la fame"

Alcuni dirigenti del Programma Alimentare Mondiale hanno dichiarato ad Al Arabiya di aspettarsi almeno 50 milioni di persone che "rischiano di patire la fame a causa della crisi alimentare generata dal conflitto in Ucraina".

Ore 22:37 | Alcuni treni per il trasporto del grano partiti da Zaporizhzhia verso la Crimea

Evgeny Balitsky, capo dell'amministrazione regionale di Zaporizhzhia nominato dai russi, ha annunciato ai media locali che un treno carico di grano è partito dalla zona della regione in mano russa ed è diretto verso la Crimea.

Ore 22:00 | Nuovo scambio di soldati morti tra russi e ucraini

I corpi di almeno 210 soldati ucraini rimasti uccisi nel conflitto sono stati restituiti da Mosca a Kiev. Altrettanto sarebbe accaduto anche sul versante opposto. Lo si legge nel canale Telegram dell'intelligence militare ucraina, secondo cui gran parte dei cadaveri restituiti dai russi apparterrebbero ai militari del Battaglione Azov morti a Mariupol.

Ore 21:53 | Immagini satellitari mostrano distruzioni a Severodonetsk e Rubizhne, colpiti anche due ospedali

Alcune immagini satellitari diffuse dalla Cnn e dalla società Maxar hanno mostrato il livello di distruzione nelle città di Severodonetsk e Rubizhne, nell'oblast di Lugansk. Dalle immagini si evincerebbe anche la distruzione di almeno due strutture ospedaliere.

Ore 21:43 | Mosca: "Sono stati i nazionalisti ucraini a distruggere il grano a Mariupol"

"Sono stati i nazionalisti ucraini ad aver intenzionalmente distrutto 50mila tonnellate di frumento, appiccando il fuoco a silos nel porto di Mariupol". Lo si legge in una nota del Cremlino, diffusa dalla Tass. "Il gesto - si legge - mostra al mondo il vero volto di Kiev".

Ore 21:13 | Sirene di allerta aerea a Kiev e in molte regioni occidentali

Stanno risuonando le sirene di allarma antiaereo nell'area della capitale Kiev e nelle regioni circostanti, quali Zhytomyr e Chernihiv. Allerta diramata anche per le province occidentali, quali Leopoli, Lutsk, Ivano-Frankivisk. I cittadini sono invitati a prestare attenzione e, se possibile, evitare di uscire all'esterno.

Ore 21:06 | Tre morti e sei feriti nella regione di Kharkiv dopo gli ultimi raid

Tre civili sono rimasti uccisi e a almeno sei invece sono rimasti feriti nell'oblast di Kharkiv. A renderlo noto è stato il governatore di Kharkiv Oleg Sinegubov. Presi di mira i villaggi e le località di Cherkaska Lozova, Slatine e Korobochkine.

Ore 20:47 | Sindaco Severodonetsk: "Battaglia urbana sta proseguendo"

"La guerra urbana a Severodonetsk continua e la situazione resta tesa". A dirlo è stato il sindaco di Severodonetsk, Oleksandr Striuk. "Grandi quantità di artiglieria e di equipaggiamento si trovano in città - ha proseguito nella sua nota diffusa sui media ucraini - Cercano di attaccare, noi stiamo cercando di fermarli".

Ore 20:17 | Kiev: "Sesto pacchetto di sanzioni Ue alla Russia appare indebolito"

"L'Unione europea ha indebolito il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia senza spiegazioni o chiarimenti". Lo ha detto il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mikhailo Podolyak. Quest'ultimo ha sostenuto che nelle sanzioni era prevista l'esclusione della Russia da servizi Cloud dell'Unione europea. "Questo blocco - ha scritto Podolyak - non è presente nel sesto pacchetto di sanzioni. Dobbiamo aumentare le pressioni sulla Russia e non diminuirle".

Ore 20:12 | Mosca: "Passaporti russi ai cittadini dell'oblast di Zaporizhzhia dal 12 giugno"

"I primi passaporti russi per i residenti della regione di Zaporizhzhia saranno rilasciati il 12 giugno". A dirlo è stato il capo dell'amministrazione filorussa della regione di Zaporizhzhia, Yevgeny Balitsky. Lo si legge sull'agenzia russa Tass.

Ore 20:03 | Severodonetsk, 800 civili sarebbero rifugiati nell'impianto chimico Azot

L'avvocato di Dmytro Firtash, proprietario dell'impianto chimico Azot di Severodonetsk e uomo vicino all'ex presidente ucraino Viktor Yanukovych, ha dichiarato ai media ucraini che c'è molta preoccupazione per la presenza di almeno 800 civili all'interno della struttura. Si tratta di persone che hanno qui trovato rifugio dai combattimenti in corso tra russi e ucraini in città.

Ore 19:34 | Media, Patriarcato di Mosca avrebbe rimosso dal suo incarico il rappresentante dei rapporti con l'estero

Il Sinodo della Chiesa ortodossa russa ha licenziato il principale rappresentante dei rapporti con l'esterno Hilarion. A quest'ultima sarebbe stata tolta anche la carica di metropolita di Volokolams. Lo si legge su Orthodox News, secondo cui Hilarion avrebbe "pagato" il fatto di aver provato una via politica autonoma dal patriarca Kirill. Il suo incarico, importante in quanto considerato come vero e proprio ministro degli Esteri della Chiesa ortodossa russa, è stato preso adesso dal metropolita Anton di Korsun.

Ore 19:01 | Kiev: "Almeno 600 persone trattenute nelle camere delle torture a Kherson"

Tamila Tacheva, rappresentante permanente della presidenza ucraina in Crimeabriefing, ha parlato di almeno 600 persone carcerate dai russi a Kherson, città occupata dalle truppe di Mosca a partire dallo scorso 3 marzo. "Secondo le nostre informazioni - si legge nelle sue dichiarazioni rilanciate dall'agenzia Ukrinform - circa 600 persone sono detenute in scantinati appositamente attrezzati, in camere di tortura, nella regione di Kherson". "Circa 300 persone - ha proseguito Tacheva - sono nei seminterrati nella città di Kherson e le altre in diversi insediamenti della regione". Si tratterebbe di cittadini che hanno organizzato manifestazioni pro Kiev dopo l'arrivo dei soldati russi. Secondo Tacheva i detenuti vengono sistematicamente torturati.

Ore 18:56 | Parlamento russo vota a favore dell'uscita di Mosca dalla corte europea dei diritti dell'uomo

La Duma, camera bassa del parlamento russo, ha dato disco verde alla legge sull'uscita della federazione dalla Corte europea dei diritti dell'Uomo. I deputati hanno votato a favore di due disegni di legge: nel primo la Russia si sottrae alla giurisdizione della corte mentre, con il via libera al secondo testo, viene segnato il 16 marzo come limite temporale. Vuol dire cioè che da quella data in poi ogni decisione della Corte è da ritenere non valida nel territorio russo.

Ore 18:49 | Mandato d'arresto in Russia per scrittore di fantascienza

Il tribunale distrettuale Basmanny di Mosca ha emanato un mandato d'arresto nei confronti del giornalista e scrittore di libri di fantascienza Dmitry Glukhovsky. La vicenda è legata alle nuove leggi relative alla gestione dei media in riferimento alle operazioni militari in Ucraina. In particolare, lo scrittore, 42enne e autore del romanzo "Metro 2033", è stato accusato di oltraggio alle forze armate. Glukhovsky ha infatti scritto su Instagram e Telegram diversi post contro il conflitto. Lo scrittore al momento si trova fuori dai confini russi.

Ore 18:04 | Lavrov atterrato in Turchia

Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov è arrivato in Turchia dove è previsto un incontro con il suo omologo turco Melvut Cavusoglu. I due, fanno sapere fonti del ministero degli Esteri russo riprede dalle agenzie locali, parleranno di grano e della soluzione all'attuale blocco navale che impedisce l'export di grano ucraino. Per Lavrov è il primo viaggio ufficiale dopo l'annullamento della trasferta a Belgrado dovuta alla chiusura dello spazio aereo decretata da Montenegro, Bulgaria e Macedonia del Nord.

Ore 17:27 | Pechino: "No a pressioni internazionali per costringerci a schierarci"

"Critichiamo tutte quelle forze esterne che cercano con la minaccia di costringere i Paesi terzi a schierarsi nel conflitto in Ucraina". Lo ha detto durante il suo viaggio in Kazakistan il ministro degli Esteri cinese, Wang Li. "La parte cinese - ha aggiunto - sta svolgendo un ruolo costruttivo nel facilitare i colloqui di pace. Nelle condizioni attuali, è necessario prestare attenzione ai tentativi delle forze esterne di trascinare i paesi della regione nel conflitto tra le maggiori potenze e alle loro minacce a ogni Paese perchè si schieri".

Ore 16:46 | Zelensky: "Cina usi la sua influenza sulla Russia"

"Mi auguro che la Cina usi la sua influenza sulla Russia per porre fine a questa guerra". Lo ha dichiarato, nel corso di un'intervista al Financial Times, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Quel che sta succedendo può portare alla terza guerra mondiale - ha aggiunto - e questo dovrebbe essere una priorità per tutti i leader".

Ore 16:33 | Bild annuncia la morte di un volontario tedesco in Ucraina

Si chiamava Björn C. (non è stato reso noto il cognome) e aveva 39 anni: originario del Brandeburgo, è lui il primo tedesco, secondo il quotidiano Bild, a morire nel campo di battaglia in Ucraina. Soprannominato 'Panzer' dai compagni, a marzo la decisione di unirsi al gruppo dei combattenti stranieri al fianco di Kiev. Nei giorni scorsi era stata segnalata la morte di due volontari britannici e uno marocchino.

Ore 16:03 | Nuovi raid nella regione di Kharkiv

Un nuovo bombardamento è stato segnalato negli ultimi minuti nell'oblast di Kharkiv. In particolare, così come reso noto dalle autorità locali di sicurezza sui propri canali Telegram, a essere colpita è stata questa volta la località di Oleksiivka.

Ore 15:58 | Kiev: "A Kherson solo due presidi su 60 hanno accettato di introdurre programmi russi nelle scuole"

"Solo due presidi su sessanti hanno accettato di introdurre nelle scuole il programma russo come richiesto dal Governo di occupazione di Kherson". Lo ha reso noto in un report il dipartimento centrale dell'intelligence ucraina. "Ora il Governo di occupazione - si legge - dovrà costringere gli insegnanti a firmare i contratti in conformità con la legislazione ucraina. Agli insegnanti vengono proposti stipendi due volte più bassi di quelli attuali da loro ricevuti dall'ucraina. Inoltre i russi continuano a vendere le Sim dei operatori mobili russi raccogliendo i dati personali delle persone".

Ore 15:32 | Donetsk: "Controlliamo il 70% del nostro territorio"

Natalia Nikonorova, ministro degli Esteri dell'autoproclamata repubblica popolare del Donetsk, ha dichiarato che i combattenti separatisti oramai controllebero almeno il 70% del territorio dell'oblast di Donetsk. Un territorio considerato dai separatisti come parte fondamentale della propria autoproclamata repubblica.

Ore 14:28 | Comune Severodonetsk: "Cittadini portati via con la forza"

Numerosi residenti della città ucraina di Severodonetsk, nella regione di Luhansk, sono stati portati con la forza nel territorio occupato dalle truppe russe, mentre altri sono fuggiti dove potevano. Lo ha dichiarato il capo dell'amministrazione militare della città, Oleksandr Stryuk, citato dall'agenzia di stampa "Ukrinform". A suo dire, a Severodonetsk sono rimaste 10-11 mila persone, le quali vivono sotto bombardamenti costanti, senza luce, nè acqua.

Ore 14:15 | Turchia: "Progressi significativi con Kiev, Mosca e ONU su export grano"

La Turchia riferisce di contatti con Ucraina, Russia e Onu per un possibile accordo per consentire le esportazioni di grano dai porti ucraini sul Mar Nero e di "progressi significativi". A parlarne è stato il ministro turco della Difesa, Hulusi Akar, in dichiarazioni riportate dall'agenzia turca Anadolu e rilanciate dall'agenzia Dpa, arrivate mentre si attendono gli sviluppi della visita in Turchia del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov.

Ore 13:14 | Di Maio: "Medvedev alimenta campagna d'odio contro chi cerca pace"

"Gravissime e pericolose le affermazioni di Medvedev. Sono parole inaccettabili, che ci preoccupano fortemente anche perché arrivano dal vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo. Non è un segnale di dialogo, non è un'apertura verso un cessate il fuoco, non è un tentativo di ritrovare la pace, ma sono parole inequivocabili di minaccia verso chi sta cercando con insistenza la pace. È doveroso smettere di alimentare tensioni con provocazioni e minacce, ribadisco: per arrivare alla pace non basta l'apertura dell'Ucraina e la spinta della comunità internazionale, ma serve la Russia e la volontà di dialogo di Putin. Le affermazioni che arrivano oggi, invece, non lasciano dubbi e allontanano da parte russa la ricerca della pace. Piuttosto danno linfa a una campagna d'odio contro l'Occidente, contro quei Paesi che stanno cercando con insistenza la fine delle ostilità in Ucraina". Lo afferma in una nota il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Ore 12:35 | Kiev: "Russi si ritirano da Melitopol, vanno verso Kherson"

L'esercito russo si sta ritirando da Melitopol e da parte del distretto di Vasylivka a Zaporizhzhia, nell'Ucraina sud-orientale, e si sta muovendo verso Kherson, nel sud del Paese. Lo ha detto alla tv pubblica ucraina il capo dell'amministrazione militare regionale di Zaporozhzhia, Alexander Starukh, osservando tuttavia che le unità militari della Federazione russa non abbandonano i tentativi di avanzare ulteriormente nell'est della regione.

Ore 12:30 | Difesa ucraina abbatte missile vicino a Zaporizhia

Questa mattina, un missile russo è stato abbattuto vicino a Zaporizhia dalle forze di difesa aerea ucraine, stando a quanto riferisce il quartier generale della difesa del territorio di Zaporizhia attraverso il proprio canale Telegram. Sono state udite esplosioni in diverse aree di Zaporizhia. Le informazioni sono state confermate dal sindaco facente funzione Anatoly Kurtev nelle informazioni sul sito web del municipio.

Ore 12:18 | Mosca annuncia conquista Svyatogorsk

Il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, ha annunciato la "liberazione" di Svyatogorsk - nella regione di Donetsk - nel corso dell'operazione militare speciale in Ucraina. "Una parte significativa delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk lungo la riva sinistra del fiume Seversky Donec, comprese le città di Krasny Liman e Svyatogorsk, così come altri 15 insediamenti, sono state liberate", ha detto Shoigu, come riporta Ria Novosti. Tra i più grandi insediamenti conquistati dalle truppe russe, il ministro ha citato Studenok, Yarovaya, Kirovsk, Yampol e Drobyshevo. Svyatogorsk si trova nella parte settentrionale dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, a poco più di 40 chilometri a Sud-Est della città di Izyum nella regione di Kharkiv, che è sotto il controllo dell'esercito russo.

Ore 12:05 | 21 attacchi a Donetsk in 24 ore

Nelle ultime 24 ore sono stati contati 21 bombardamenti russi nella regione di Donetsk, ci sono bambini tra le vittime: lo riferisce il servizio stampa della Polizia nazionale ucraina citato da Ukrinform. "Gli occupanti hanno sparato su 14 insediamenti: Bakhmut, Avdiyivka, Krasnohorivka, Chasiv Yar, Mykolaivka, Maryinka, Kurakhove, Orlivka, Pisky, Bohoyavlenka, Pervomaiske, Netaylove, Heorgiyivka e Berkhivka. Secondo la polizia ucraina, il nemico ha sparato missili, artiglieria e sistemi MLR Grad, Smerch e Uragan.

Ore 11:53 | Kiev nega visita Aiea centrale nucleare occupata da russi

La società statale ucraina Energoatom, che si occupa della gestione delle centrali nucleari del Paese, si è detta contraria a una missione dell'Aiea alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, spiegando che servirebbe solo a legittimare l'occupazione russa. Kiev si è opposta alla possibile visita del direttore generale dell'Aiea, Raphael Grossi, alla centrale ucraina caduta sotto il controllo dei russi nei primi giorni successivi all'invasione. "L'Ucraina non ha invitato Grossi a visitare l'impianto di Zaporizhzhia e già in passato glielo aveva rifiutato. La visita sarà possibile solo quando l'Ucraina ripristinerà il controllo sul sito", ha scritto su Telegram Energoatom.

Ore 11:36 | Mosca: "1,7 mln persone dall'Ucraina in territorio Russia"

Oltre 1,7 milioni di residenti dell'Ucraina, tra cui 276.000 bambini, sono sul territorio russo, distribuiti in 56 regioni della Federazione": lo dichiara una fonte delle forze dell'ordine alla Tass. "Più di 1,7 milioni di persone provenienti dalle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e dall'Ucraina hanno attraversato il confine russo, tra cui 276.000 bambini", ha dichiarato, aggiungendo che quasi 20.000 rifugiati sono entrati in Russia nelle ultime 24 ore, e che 507.000 hanno la cittadinanza russa, oltre 907.000 sono cittadini delle autoproclamate Repubbliche di Donetsk e Lugansk. Kiev denuncia invece deportazioni forzate.

Ore 10:41 | Fonti russe: "Kherson e Zaporizhzhia fuori da eventuale accordo con Kiev"

Le regioni di Kherson e Zaporizhzhia non saranno incluse nell'eventuale accordo con l'Ucraina. Se Kiev prenderà contatto con Mosca, lo status di queste due regioni non sarà discusso, così come la questione della Crimea e del Donbass è già chiusa per la Russia. Ne ha parlato una fonte russa di alto rango con il quotidiano Izvestia osservando che la stragrande maggioranza degli abitanti della regione sostiene la Russia. Secondo alcune fonti, il corso del processo dipenderà da come finirà l'escalation lungo la linea di contatto nel territorio del Donbass: secondo alcune stime, nelle prossime settimane è prevedibile una tregua. L'attuale escalation, hanno affermato le fonti, dovrebbe concludersi nelle prossime settimane, possiamo presumere una settimana o due.

Ore 10:12 | Medvedev: "Occidentali degenerati, voglio farli sparire"

Dmitri Medvedev, ex presidente russo e attualmente vice capo del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, non ha usato mezzi termini per spiegare le sue dure posizioni contro l'Occidente. "Mi viene spesso chiesto perchè i miei post su Telegram sono così duri", ha scritto, "la risposta è che li odio. Sono dei bastardi e degenerati. Vogliono la nostra morte, quella della Russia. Finchè sono vivo, farò di tutto per farli sparire".

Ore 10:00 | Kiev: "Turchia diventi garante nostra sicurezza"

"Ci aspettiamo che la Turchia diventi garante per la sicurezza del nostro Paese". Lo ha affermato Rustem Umerov, parlamentare ucraino e membro della delegazione di Kiev nei colloqui con Mosca, durante un'intervista al quotidiano turco Sabah. "Siamo grati alla Turchia per il suo importante ruolo nella mediazione tra i nostri Paesi nei colloqui di pace", ha affermato Umerov ringraziando Ankara per aver "sostenuto l'Ucraina nell'arena internazionale negli ultimi 8 anni". Secondo il politico ucraino, "il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha sempre sostenuto l'integrità territoriale dell'Ucraina ed è stato attivo nell'elaborare soluzioni per cercare una risoluzione in questa guerra".

Ore 9:36 | Filorussi: "Ucraini spinti nell'impianto Azot a Severodonetsk"

"Le forze ucraine sono state quasi completamente cacciate dalla zona industriale della città di Severodonetsk (Ucraina orientale) e costrette a riparare nell'impianto chimico Azot". Lo afferma l'ambasciatore filorusso dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Lugansk Rodion Miroshnik, citato dalla Tass.

Ore 9:08 | Kiev: "Permane minaccia attacchi da Bielorussia"

La Bielorussia prevede di aumentare il numero dei soldati nelle sue forze armate fino a 80.000 uomini: lo ha reso noto su Facebook lo Stato maggiore delle forze armate ucraine e lo ha riportato l'agenzia Ukrinform. "Nell'ambito della creazione del comando operativo meridionale, si prevede che le dimensioni delle forze armate della Bielorussia aumenteranno fino a 80.000 soldati", ha scritto lo stato maggiore sottolineando che "nelle direzioni Volyn e Polissya permane la minaccia di attacchi missilistici e aerei dal territorio della Bielorussia".

Ore 8:57 | Kiev: "Pesanti combattimenti a Severodonetsk"

Pesanti combattimenti sono in corso nella città dell'Ucraina orientale di Severodonetsk, le truppe russe stanno continuando a prenderla d'assalto: ha dichiarato l'esercito di Kiev nel suo rapporto operativo della mattina, citato dal Guardian. Secondo lo Stato maggiore, le truppe ucraine hanno respinto gli attacchi russi nelle città di Nahirne, Berestov, Krynychne e Rota e avrebbero anche colpito alcune unità militari di Mosca nella regione di Kherson (Sud) e depositi di munizioni nella regione di Mykolayiv, sempre nel meridione del Paese. L'ultimo aggiornamento fornito dal capo militare regionale del Lugansk Sergiy Gaidai afferma che gli attacchi russi in direzione di Novookhtyrka e Voronove sono stati respinto.

Ore 8:57 | Colpi di mortaio nella regione Sumy

Nelle ultime ore sono stati segnalati colpi di mortai russi sparati nella regione di Sumy. "Il nemico russo ha sparato su Seredyna-Buda. I bombardamenti sono iniziati intorno alle 5 del mattino, ci sono stati 7 colpi di mortaio e poi hanno aperto il fuoco dell'artiglieria". Lo ha scritto su Telegram Dmytro Zhyvytskyi, capo dell'amministrazione militare di Sumy. "Almeno 6 case, un fabbricato agricolo e un garage - aggiunge - sono stati danneggiati e sul luogo del bombardamento si sono verificati incendi. Danneggiata anche la linea elettrica".

Ore 8:30 | Governatore Dnipropetrovsk: "Russi usano lanciarazzi Uragan a Kryvyi Rih"

Le truppe russe hanno utilizzato dei lanciarazzi Uragan contro il distretto di Kryvyi Rih, nella regione di Dnipropetrovsk, provocando almeno un ferito. Lo ha dichiarato questa mattina il capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, Valentin Reznichenko, sul proprio canale Telegram. "Siamo in difficoltà. Il distretto di Kryvyi Rih è di nuovo sotto tiro. Di notte, il nemico ha colpito la comunità di Zelenodolsk dagli Uragan. Un uomo di 46 anni è stato ferito a Velyka Kostroma", ha scritto Reznichenko, aggiungendo che il civile è in ospedale e che diverse case del villaggio sono state danneggiate.

Ore 7:42 | Intelligence Gb: "Imminente nuovo sforzo russo sull'asse settentrionale del Donbass"

"Durante il fine settimana le forze ucraine hanno riconquistato parti di Sieverdonetsk anche se probabilmente le forze russe continueranno ad occupare i distretti orientali". È questo il quadro disegnato dall'intelligence britannica nel suo ultimo report diffuso dal Ministero della Difesa di Londra. Non è da escludere, si legge nell'aggiornamento, che il piano più ampio della Russia continui a essere quello di isolare l'area di Sieverdonetsk sia da nord che da sud. Scendendo nei dettagli, "la Russia ha ottenuto guadagni sull'asse Popasna meridionale fino a maggio, ma nell'ultima settimana i suoi progressi nell'area si sono bloccati". I pesanti bombardamenti vicino a Izium suggeriscono che la Russia si sta preparando a fare un nuovo sforzo sull'asse settentrionale. "La Russia - conclude il report - avrà quasi certamente bisogno di realizzare una svolta su almeno uno di questi assi per tradurre i guadagni tattici in successo a livello operativo e progressi verso il suo obiettivo politico di controllare tutta l'Oblast' di Donetsk".

Ore 7:12 | Cnn: "Missili russi e attacchi aerei nelle regioni di Donetsk e Lugansk"

Il ministero della Difesa ucraino ha affermato che le forze russe hanno lanciato missili e attacchi aerei contro una serie di obiettivi in ​​tutta l'Ucraina, con il chiaro obiettivo di abbattere le difese ucraine e colpire infrastrutture chiave. Un portavoce del ministero della Difesa ha affermato che la Russia sta effettuando "intense operazioni di fuoco e assalto lungo l'intera linea di scontro di combattimento nelle regioni di Donetsk e Lugansk". Lo riferisce la Cnn.

Ore 7:33 | Kiev: "Navi russe respinte a 100 km da costa Mar Nero"

La Marina ucraina ha annunciato di aver respinto navi da guerra russe a 100 km dalla costa del Mar Nero. La flotta è stata "costretta a cambiare tattica" dopo aver attuato per settimane un duro blocco, ha sottolineato il comando della Marina di Kiev: "Il gruppo di navi della flotta russa del Mar Nero è stato cacciato al largo delle coste ucraine per più di cento chilometri. Nel tentativo di riprendere il controllo della parte nord-occidentale del Mar Nero, l'avversario ha dovuto cambiare tattica, schierando sistemi missilistici costieri Bal e Bastion in Crimea e nella regione di Kherson e ridistribuendo forze aggiuntive all'Isola dei Serpenti".

Ore 5:30 | Militari Kiev: "Servono molti più lanciarazzi Mlrs"

Per avere una possibilità di sconfiggere la Russia l'Ucraina ha bisogno di almeno 60 sistemi lanciarazzi multipli (Mlrs), molti di più di quelli promessi finora da Stati Uniti e Regno Unito: lo afferma al Guardian il tenente colonnello Oleksiy Arestovych, consigliere militare del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nonostante gli Mlrs siano "un'arma rivoluzionaria", dice Arestovych, non ne sono stati impegnati abbastanza per cambiare le sorti della guerra. "Meno ne prendiamo e peggiore sarà la nostra situazione - spiega l'ufficiale ucraino -. Le nostre truppe continueranno a morire e noi continueremo a perdere terreno", in particolare se i paesi con decine di Mlrs "decideranno di donarne solo quattro o cinque".

"Se otteniamo 60 di questi sistemi - afferma ancora Arestovych - i russi perderanno ovunque ogni capacità di avanzare e saranno fermati di colpo. Se ne prendiamo 40 avanzeranno, anche se molto lentamente e con pesanti perdite. Con 20 continueranno ad avanzare, con un numero di vittime superiore a quello attuale".

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