Libia, l'annuncio in tv di al Serraj: "A fine ottobre mi dimetto"

Il presidente del Governo di accordo nazionale libico, Fayez al Serraj, ha annunciato le dimissioni in autunno con un discorso in televisione

Libia, l'annuncio in tv di al Serraj: "A fine ottobre mi dimetto"

"A ottobre mi faccio da parte e presenterò le mie dimissioni". Così presidente del Governo di accordo nazionale libico, Fayez al Serraj, con un discorso in televisione ha annunciato le proprie dimissioni, che arriveranno in autunno. Non è un fulmine a ciel sereno per la Libia: nelle scorse ore era infatti già trapelata la notizia di un possibile passo indietro del capo del governo di Tripoli.

Il rumors era stato smentito da fonti del governo di unità nazionale: contrariamente a quanto ripotato da Bloomberg, infatti, il premier libico sarebbe rimasto al proprio posto. Nella giornata di oggi era arrivata un’altra smentita, questa volta a opera del diretto portavoce di Serraj, su un possibile incontro – a Parigi – tra Serraj e il nemico Haftar.

Ora, però, è arrivato l’annuncio ufficiale del presidente libico. Come detto, con un intervento in tv, Serraj ha annunciato al Paese l’intenzione di abbandonare l’incarico di presidente del Consiglio presidenziale libico "non più tardi della fine di ottobre con la sincera intenzione di cedere l’autorità del suo governo entro fine ottobre a un nuovo esecutivo". Entro la fine del mese venturo, dunque, Serraj, provvederà a consegnare l’incarico a un nuovo Consiglio presidenziale che gestirà la difficile transizione.

Da giorni, se non settimane, si vociferava del passo indietro del capo del governo della Libia. Nonostante le svariate smentite di questi giorni, infatti, alcune fonti triplitine hanno confermato le difficoltà del presidente del governo di unità nazionale, in carica da quattro anni e mezzo, e le innegabili criticità per le crescenti proteste popolari. E così, ora, arrivano le dimissioni, seppur "rimandate" di un mese.

A fine ottobre, dunque, l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ri)prenderà in mano i negoziati per dare alla luce un nuovo esecutivo di accordo internazionale, con il preciso incarico di porre fine alla divisione tra Tripolitania e Cirenaica, che ha portato all’assedio a Tripoli per mano del generale Kalifa Haftar.

Chi è Fayez al Serraj

Fayez al-Serraj, ingegnere prestato alla politica, è figlio di uno dei fondatori della monarchia libica, dopo l'indipendenza dall'Italia. Il presidente del Governo di accordo nazionale di Tripoli negli ultimi mesi si è scoperto stratega militare in grado di mettere in serie difficoltà l'avanzata su Tripoli del maresciallo della Cirenaica, Khalifa Haftar. La lontananza dalla politica di Sarraj è però la prima colpa che gli imputano i detrattori, oltre a quella di nutrire troppa fiducia nell'Occidente.

Nel caos del Paese nordafricano, al Serraj si è visto catapultare, da membro della Camera dei Rappresentanti, eletto nella circoscrizione di Al Andalus, nella capitale dov'è nato cinquantanove anni fa, a essere leader del governo di conciliazione voluto dall'Onu per traghettare la Libia verso la pace.

Al Serraj entra a fare parte della Commissione per il dialogo nazionale dopo la caduta del regime di Gheddafi. Alle legislative diventa membro della Camera dei rappresentanti e viene nominato presidente della Commissione per la casa. Nel governo di Ahmed Maitig, nel 2014, gli viene proposto il ministero per la Casa, ma rifiuta l'incarico per "il generale clima politico e per l'assenza di stabilità e di sicurezza".

Nel 2015 l'allora inviato speciale dell'Onu, Bernardino Leon, indicò al Serraj presidente del Governo di accordo nazionale, posizione ratificata poi con gli Accordi di Skhirat, in Marocco, nel dicembre dello stesso anno. Oggi le sue dimissioni.

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