L'Isis comincia a subire le prime sconfitte sul campo di battaglia. Hanno ripreso il controllo di Sirte gli uomini delle brigate di Misurata che sostengono il governo "parallelo" di Tripoli hanno liberato la città in cui nacque Gheddafi sottraendola al Califfato: in poche ore di combattimenti, il battaglione 166 dell'esercito proveniente dal centro che si affaccia sul Mediterraneo e che si trova proprio a metà strada fra Sirte e Tripoli è riuscito ad avanzare nel pomeriggio e a circondare completamente l'abitato. Dopo aver fatto irruzione in molti quartieri occupati dall'Isis, gli uomini di Misurata hanno ripreso le postazioni (le radio, l'ufficio postale, gli ospedali) che erano state occupate dai miliziani dell'Is. Il timore, tuttavia, è che ci possano essere ancora svariati kamikaze rintanati e pronti ad agire all'interno dei palazzi.
Intanto, la contromossa egiziana esplosa dopo la decapitazione dei 21 cristiano-copti da parte dell'Isis ha spinto il governo del Cairo a lanciare una consistente offensiva aerea contro le postazioni del califfato in Libia, offensiva che procede anche in queste ore ed è destinata a continuare dopo la notizia, diffuda dal Lybia Herald, del rapimento di altri 35 egiziani (in
prevalenza contadini) prelevati in diverse aree dalla Libia dai miliziani dell'Is o da gruppi legati allo Stato islamico. E si fa sempre più strada l'ipotesi di un intervento nel Paese nordafricano sotto l'egida dell'Onu.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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