Libia, mistero sulla sorte di Al Sarraj: "Forse rapito dalle milizie"

Una notizia che avrebbe del clamoroso si è iniziata a diffondere sui social in tarda serata: il premier libico Al Sarraj sarebbe stato rapito. Ma non ci sono conferme, fonti diplomatiche tendono a smentire il rapimento

Libia, mistero sulla sorte di Al Sarraj: "Forse rapito dalle milizie"

Tripoli è una città in guerra, controllata da diverse milizie e con la pressione militare delle forze di Haftar sempre più forte. In uno scenario del genere, basta poco per assistere alla diffusione di notizie di ogni tipo, dalle più surreali alle più allarmistiche.

Il rapido passaparola unito alle esigenze della propaganda delle parti impegnate nel conflitto, non è certo un toccasana per la ricostruzione dei fatti più importanti che ogni giorni avvengono nella capitale libica. Ecco perché va presa con tutte le dovute cautele la notizia, molto grave ed estremamente delicata, del rapimento del premier Fayez Al Sarraj.

Il capo dell’esecutivo, stando a quanto diffusosi nel passaparola virtuale dei social, sarebbe stato prelevato da alcune milizie una volta tornato a Tripoli da Bruxelles. Nella capitale belga, questa mattina Al Sarraj ha incontrato il presidente del parlamento europeo David Sassoli. Poi il pomeriggio del premier libico è stato contrassegnato da un primo giallo: la sua mancata partecipazione al bilaterale con Giuseppe Conte a Roma.

Al Sarraj, in particolare, avrebbe dovuto essere ricevuto a Palazzo Chigi ma, stando a fonti libiche, avrebbe saputo soltanto dai media la presenza nella capitale italiana di Khalifa Haftar. Quest’ultimo era in procinto di ripartire per Bengasi, dopo aver incontrato il presidente del consiglio sempre nella sede di Palazzo Chigi.

Un episodio questo mal digerito dal premier libico, che dunque poco prima di far partire l’aereo da Bruxelles ha stabilito di far rotta direttamente su Tripoli.

Qui, stando alle ultime ricostruzioni, Al Sarraj sarebbe atterrato alle 21:45. Poco dopo essere uscito dal perimetro dello scalo di Mitiga, avrebbe quindi subito un’aggressione. Il suo corteo, in particolare, sarebbe stato fermato da non meglio precisate milizie con il primo ministro libico costretto a scendere dalla propria auto.

A dare una parvenza ufficiosa a questa notizia, è stato l’esercito guidato dal generale Haftar tramite il proprio account su Twitter. Ovviamente però, l’indiscrezione è da prendere con una grande cautela: l’esercito con sede a Bengasi è parte attiva del conflitto, dunque ha tutto l’interesse nel mostrare le difficoltà interne al governo di Tripoli. A dicembre ad esempio, lo stesso esercito aveva diffuso la notizia del ferimento a Misurata del ministro dell’interno Fathi Bashaga, circostanza poi smentita poco dopo.

A parlarne nel nostro paese è stato anche il giornalista del Corriere della Sera, Lorenzo Cremonesi: “La situazione però resta estremamente confusa”, ha ammesso lo stesso cronista. Silenzio da molti media libici, sia dell’est che dell’ovest del paese.

Secondo alcune fonti diplomatiche invece, la notizia del rapimento o

del fermo di Al Sarraj non corrisponderebbe a verità. Soltanto nelle prossime ore si potrà accertare qual è realmente la situazione. Su AgenziaNova, fonti libiche invece hanno smentito categoricamente la notizia.

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