La linea rossa di Mosca: "Se interviene Israele..."

L'ex presidente russo e attuale numero due del Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev ha messo in guardia Israele dal fornire armi all'Ucraina

La linea rossa di Mosca: "Se interviene Israele..."

Le relazioni diplomatiche tra Russia e Israele potrebbero improvvisamente evaporare come neve al sole. Nel caso in cui Tel Aviv dovesse fornire armi a Kiev, ha ammonito Dmitri Medvedev, vice capo del Consiglio di sicurezza russo, tra i due Paesi scenderebbe il gelo. Medvedev ha avvertito il governo israeliano di non fornire armi all'Ucraina, affermando che qualsiasi mossa per rafforzare le forze ucraine danneggerebbe gravemente i legami bilaterali russo-israeliani.

L'avvertimento di Medvedev

"Sembra che Israele fornirà armi al regime di Kiev. Una mossa molto avventata. Distruggerà tutte le relazioni tra i nostri Paesi", ha scritto Medvedev su Telegram, in risposta all'annuncio di Israele di sostenere l'Ucraina nella guerra.

"Non sto parlando del fatto che i fanatici di Bandera (il leader di inizio secolo dell'Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini e fondatore dell'Esercito Insurrezionale Ucraino, ndr) fossero nazisti e rimasero tali. Basta guardare il simbolismo dei loro moderni scagnozzi. Se vengono fornite armi, allora è tempo che Israele dichiari Bandera e Shukhevych (figura di spicco del nazionalismo ucraino, ndr) come degli eroi...", ha aggiunto provocatoriamente l'ex presidente russo.

Attivissimo sui social dallo scoppio del conflitto, talvolta anche con affermazioni feroci, Medvedev si era fatto sentire anche poche ore fa. In quel caso, l'alto funzionario russo aveva parlato dei droni, lodandone l'efficacia nei conflitti moderni e spiegando che il loro uso in Ucraina era indispensabile. In seguito alle sue parole il centro di Kiev è stato attaccato da droni kamikaze.

Il ruolo di Israele nella guerra in Ucraina

Il Ministro israeliano per gli Affari della diaspora, Nachman Shai, ha dichiarato che è giunto il momento per lo Stato di Israele di sostenere militarmente l'Ucraina. "Mi è stato riferito che l'Iran sta trasferendo missili balistici alla Russia. Non c'è più alcun dubbio sulla posizione di Israele in questo sanguinoso conflitto", ha affermato Shai.

In precedenza, il Washington Post aveva infatti scritto che Teheran starebbe trasferendo alla Russia missili Fateh-110 e Zolfaghar da utilizzare proprio in Ucraina. "È giunto il momento che anche l'Ucraina riceva aiuti militari, proprio come gli Stati Uniti e altri Paesi della Nato", ha quindi aggiunto il ministro israeliano. Nonostante l'invio di ripetute spedizioni di aiuti umanitari all'Ucraina, fino a questo momento Israele aveva ripetutamente respinto le richieste di Kiev relative ad armi e strumenti bellici, in particolare sistemi di difesa missilistica che potrebbero essere utilizzati per respingere gli attacchi aerei russi.

La situazione è particolarmente delicata, visto che la posizione assunta dagli israeliani doveva essere letta come un chiaro tentativo di Tel Aviv di mantenere rapporti lavorativi con Mosca.

E questo a causa del controllo russo dello spazio aereo siriano, dove l'aviazione israeliana ha effettuato centinaia di sortite contro presunti carichi di armi iraniane e per impedire ai gruppi sostenuti da Teheran di stabilire basi in Siria. Adesso il possibile cambio di marcia di Israele sull'Ucraina potrebbe mettere fine alle relazioni tra Russia e Israele.

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