L'internazionale del terrore jihadista che minaccia l'Occidente

Da al Qaeda allo Stato islamico ecco il quadro della minaccia globale del terrorismo di matrice islamica

L'internazionale del terrore jihadista che minaccia l'Occidente

Una vera e propria internazionale del terrore, con al Qaeda e Isis che giocano un ruolo di catalizzatori e altre formazioni alleate con l’uno o l’altro "gigante" jihadista.

Ecco il quadro della minaccia globale del terrorismo di matrice islamica.

AL QAEDA

Fondata da Osama bin Laden nel 1989, mentre lo "sceicco del terrore" combatteva i sovietici in Afghanistan, prende il nome da uno dei primi campi di addestramento dei terroristi, il significato del termine in arabo è infatti «la base». L’attentato più clamoroso è quello contro le Torri Gemelle e il Pentagono, l’11 settembre del 2001. Dopo l’uccisione di bin Laden, nel 2011 in Pakistan, è diretta dall’egiziano Ayman al Zawahri. Oltre alle sue ramificazioni ufficiali, annovera tra le proprie file il Fronte al Nusra (Siria), e diverse formazioni jihadiste indonesiane.

AQAP

È il ramo yemenita-saudita di al Qaeda. Fondata nel 2009, il suo leader è Nasser al-Wahaishi, ma la figura di maggiore spicco è certamente Ayman al Awlaki, l’imam americano-yemenita fondatore di Inspire e considerato il "padre" dei "lupi solitari" per i suoi collegamenti con la gran parte degli attentati condotti da "terroristi della porta accanto". A questi ultimi in particolare sono dedicati da anni le pagine di Inspire che spiegano come costruire una bomba o usare un’arma automatica. L’organizzazione ha rivendicato l’azione terroristica dei due fratelli Kouachi. Cherif incontrò Awlaki in Yemen prima che fosse ucciso nel 2011, e ha affermato di essere stato finanziato dall’imam.

AQIM

Al Qaeda nel Maghreb islamico è stata fondata nel 2007. È l’erede delle formazioni algerine salafite, Gia e Gspc, ma ha da tempo esteso il proprio raggio d’azione fino in Mali, Ciad e Libia. Uno dei suoi leader più celebri è Mokhtar Belmokhtar, mente dell’attacco all’impianto Amenas in Algeria del 2013. Belmokhtar si è tuttavia "sganciato" da Aqim, affermando di fare riferimento direttamente ad al Qaida.

AQIS

È la costola per il continente asiatico. La sua nascita è stata annunciata lo scorso settembre da al Zawahri, nel primo discorso audio dopo la rottura con l’Isis di Abu Bakr al Baghdadi, che risale all’inizio del 2014. Il gruppo unisce le formazioni integraliste combattenti del Bangladesh, della Birmania, degli Stati indiani del Kashmir e dell’Assam.

ISIS

È nato nel 2013 quando i miliziani di Baghdadi hanno iniziato a combattere in Siria. È l’erede del ramo di al Qaeda in Iraq. L’acronimo sta per Stato islamico in Iraq e Levante (Siria). Tra febbraio e aprile dello scorso anno si consuma la rottura con al Qaeda. A giugno ha cambiato nome in Stato islamico, e Baghdadi si è autoproclamato Califfo. Nell’ultimo anno si è caratterizzata per le brutali esecuzioni in piazza, sia di ostaggi stranieri sia di militari iracheni e siriani.

ANSAR AL SHARIA

I "Partigiani della Sharia" sono nati in Libia sulla scia della rivoluzione anti Gheddafi, nel 2011. Il loro leader è il 46enne Mohammad al Zahawi. Hanno conquistato Bengasi e proclamato un Califfato. Ansar ha guidato l’assalto alla sede americana nel 2012, costato la vita all’ambasciatore Chris Stevens e altri tre statunitensi. Sono stretti alleati dell'Isis, da cui ricevono addestramento e fondi. Il tramite sarebbe Ansar beit al Maqdis, il gruppo attivo nel Sinai.

BOKO HARAM

Nato nel 2001, significa "L'educazione occidentale è peccato". Dal 2010 le stragi più efferate: dalle bombe contro le chiese all’attentato contro la sede Onu di Abuja fino agli attacchi contro i villaggi. La scorsa settimana in una serie di raid avrebbero ucciso 2.000 persone. Da quest’anno hanno iniziato a utilizzare donne e bambine kamikaze. Il leader, Abubakar Muhammad Shekau, dato per morto diverse volte, ha rivendicato il rapimento delle quasi 300 studentesse. Antico alleato di al Qaida, Boko Haram è ora alleato dell’Isis.

TALEBANI

I ribelli afghani e i loro "cugini" pachistani sono considerati un gruppo indipendente.

Fino alla morte di bin Laden erano legati a doppio filo con al Qaida, organizzazione poi disconosciuta. Solo qualche giorno fa, 15 gruppi combattenti afghani e pachistani hanno giurato fedeltà all’Isis. Tra loro anche l’ex portavoce del Ttp, il gruppo che ha fatto strage di studenti lo scorso dicembre in Pakistan.

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