Per ora è solo un sospetto. L'Isis starebbe utilizzando armi chimiche. L'accusa arriva dagli Stati Uniti, tramite il generale Kevin Killea, capo di Warfighting Marine Laboratory Corps. Tracce di armi chimiche sono state trovate su un frammento di un colpo di mortaio esploso da miliziani dell’Isis contro le milizie curde in Iraq. E' questo il risultato di un test preliminare, che dovrà essere confermati da ulteriori esami.
Il frammento di mortaio era stato recuperato dalle milizie curde, che avevano denunciato un attacco dell’Isis con iprite (conosciuto come gas mostarda) l’11 agosto a Makhmour.
L’attacco, a 50 km da Erbil,non avrebbe causato vittime ma problemi fisici alle persone esposte, come dolori e forti limitazioni della mobilità. Secondo gli americani l'Isis si sarebbe procurato le armi chimiche in Siria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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