All’indomani dell’avvio, da parte della Camera dei rappresentanti Usa a maggioranza democratica, della procedura di impeachment contro Trump per la vicenda Ucrainagate, il sostegno economico a favore della campagna per la rielezione del tycoon avrebbe, paradossalmente, registrato una crescita enorme.
Secondo il quotidiano britannico The Daily Telegraph, la decisione dei liberal di promuovere l’incriminazione di The Donald per le presunte pressioni da lui esercitate sul presidente ucraino, al fine di indurre quest’ultimo a indagare Joe Biden, non avrebbe minimamente intaccato la popolarità del magnate newyorchese. Al contrario, la mossa dei dem avrebbe generato una vera e propria “ondata” di solidarietà da parte degli elettori a beneficio dell’inquilino della Casa Bianca.
Tale impennata del sostegno finanziario a Trump sarebbe stata favorita principalmente dal fatto che egli ha subito sfruttato la battaglia pro-impeachment promossa dai democratici per mobilitare la sua base elettorale, esortandola ad avere fiducia in lui e ad aiutarlo contro l’offensiva giudiziaria basata sulle calunnie dei liberal. L’ondata di donazioni a suo favore sarebbe scattata dopo che il tycoon ha esortato ultimamente i cittadini ad appoggiarlo nella sua difesa dalla crociata progressista mediante contributi in denaro da indirizzare alla “task-force anti-impeachment” messa su dallo staff elettorale dell’esponente repubblicano.
L’appello del presidente avrebbe fatto decisamente presa sugli Americani, poiché, afferma la testata inglese citando Brad Parscale, responsabile della campagna per la rielezione di The Donald nel 2020, dopo appena 72 ore dalla scelta di Nancy Pelosi di iniziare l’inchiesta parlamentare a carico del miliardario newyorchese, il comitato elettorale del tycoon avrebbe incamerato ben 15 milioni di dollari di finanziamenti popolari. Il repentino flusso di denaro indirizzatosi a beneficio della causa della riconferma del magnate alla Casa Bianca è stato quindi definito da Parscale come un fatto “sorprendente”.
La cifra in questione, spiega sempre The Daily Telegraph, sarebbe la somma delle piccole donazioni fatte da 50mila nuovi sostenitori di Trump, residenti in ognuno dei 50 Stati dell’Unione. Grazie al recente afflusso di 15 milioni, le risorse economiche complessive raccolte finora dal comitato per la rielezione di The Donald, già da tempo superiori a quelle racimolate da tutti i candidati dem alla presidenza Usa, starebbero quindi per avvicinarsi prepotentemente alla soglia dei 2 miliardi di dollari.
La battaglia liberal a favore dell’incriminazione dell’inquilino della Casa Bianca non avrebbe soltanto prodotto paradossalmente un’ondata di affetto popolare verso il tycoon, ma anche una crescita repentina dei contributi in denaro a beneficio del Partito repubblicano. Todd Ricketts, tesoriere del Gop, ha infatti dichiarato: “Innumerevoli cittadini americani stanno mettendo mano al libretto degli assegni, con il risultato che stiamo ottenendo un sostegno economico senza precedenti”.
Nei giorni dell’avvio dell’iter per l’impeachment del magnate, le donazioni a favore del fronte conservatore sono appunto cresciute del 600% e ciò ha spinto Ronna McDaniel, presidente del partito di cui The
Donald è rappresentante, ad affermare che i toni esasperatamente anti-Trump sfoggiati di recente dai democratici non avrebbero fatto altro che “infiammare” la base repubblicana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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