L'Isis è spietato. I video e la brutalità delle esecuzioni lo confermano. Ed un altro cruento aspetto dei combattenti dello Stato Islamico, sta venendo a galla. L'Iraq, infatti, ha esortato le Nazioni Unite ad indagare sul commercio di organi umani ad opera dei jihadisti. L’ambasciatore dell’Iraq Mohammed Ali Al-Hakim ha denunciato che molti medici sono stati giustiziati per essersi rifiutati di espiantare organi. Ed ha sottolineato che decine di corpi, nelle ultime settimane sono stati ritrovati con profonde cicatrici chirurgiche e parti del corpo mancanti nelle fosse comuni vicino alla città di Mosul, roccaforte dello Stato Islamico.
Il commercio internazionale di organi, come riportato lo scorso dicembre dal MailOnline, è solo l'ultimo raccapricciante modo per l'organizzazione terroristica di finanziare le proprie attività. Ci sono poi la vendita del petrolio, il denaro derivante dai pagamenti di riscatti e dalla vendita di oggetti d'antiquariato di contrabbando, per un valore complessivo di 2mila dollari al giorno.
E riguardo il commercio di organi, Al-Hakim ha esortato: "Abbiamo corpi. Venite a esaminarli. È chiaro che manchino alcune parti". Una dozzina di medici sarebbero stati giustiziati a Mosul per essersi rifiutati di partecipare a espianti di organi.
Somiglia sempre di più ad un vero genocidio quello che l'Isis sta portando avanti contro alcuni gruppi etnici. Tristemente confermato dall'inviato delle Nazioni Unite in Iraq uscente, Nikolay Mladenov, che ha riferito di 790 persone uccise dal terrorismo e conflitto armato nel paese, solo nell'ultimo mese.
Lo Stato Islamico controlla ormai un terzo dell'Iraq e della vicina Siria imponendo la sua rigida interpretazione della sharia ad una popolazione di circa quattro milioni di persone costretta a subire una brutale campagna di stupri e massacri. La sconvolgente notizia che l'Isis si finanzi attraverso il commercio di organi umani è emersa dopo un'approfondita inchiesta del sito web di notizie Al-Monitor, che raccolto la testimonianza di un medico iracheno di nome Siruwan al-Mosuli.
Il dottore ha dichiarato che che i comandanti dell'Isis avrebbero assunto medici stranieri per eseguire gli espianti di organi. Un vasto sistema di commercio illegale si sarebbe sviluppato da un ospedale di Mosul cominciando a generare enormi profitti.L'ISIS È ALLE PORTE DI CASA NOSTRA: SOSTIENI IL REPORTAGE
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