L'assalto finale a Mariupol, forse, è vicino. Tra realtà e propaganda - come sempre accade in guerra - sembrano suggerirlo le recentissime immagini che testimonierebbero l'arrivo in Ucraina del sanguinario leader ceceno Ramzan Kadyrov. In un video, il fedelissimo uomo di Vladimir Putin appare circondato da combattenti in un luogo che dalle immagini non si riesce a localizzare con precisione: stando a quanto riportano fonti bielorusse, il militare si troverebbe in queste ore a Mariupol, la città devastata dalle bombe e coinvolta in una strenua resistenza al tentativo di conquista russo.
Sul profilo Twitter ChechnyaToday, Kadyrov viene ritratto in altri scatti assieme ai soldati in azione in Ucraina. Il ministro della repubblica autonoma cecena per la Politica nazionale, le relazioni estere, la stampa e l'informazione, Akhmed Dudayev, ha dichiarato all'agenzia di stampa Ria Novosti che il temibile Ramzan è arrivato a Mariupol "con i suoi figli e compagni d'armi per alzare il morale dei nostri combattenti". E per incitarli nella battaglia. Il leader ceceno avrebbe infatti portato con sé attrezzature tecniche aggiuntive da fornire agli uomini di Mosca. Riforzi bellici per annientare le sacche di resistenza che in questi giorni si stanno opponendo con ogni mezzo all'offensiva russa.
"Le forze russe hanno preso il controllo della periferia, la città è in un anello e si sta restringendo", aveva dichiarato nelle scorse ore Vadym Boychenko, sindaco della città ucraina ormai rasa al suolo e privata di approvvigionamenti vitali per la popolazione rimasta intrappolata nella morsa nemica. Ora quell'anello potrebbe stringersi ulteriormente e la presenza di Kadyrov - militare noto per le sue strategie d'attacco spietate - non farebbe che avvalorare questa ipotesi. "Non manca molto tempo alla completa liberazione di Mariupol", ha dichiarato lo stesso leader ceceno nelle immagini che testimonierebbero la sua presenza in Ucraina. "I militari russi stanno liberando Mariupol dalle bande naziste casa per casa. I combattenti agiscono in modo deciso, duro, tempestivo", ha aggiunto Ramzan in un video nel quale si vedono i combattenti ceceni in azione nella città dell'Ucraina meridionale e poi un gruppo, con lo stesso Kadyrov, che sale sul tetto di un palazzo per issare la bandiera cecena.
In questi frangenti, tuttavia, la componente propagandistica è sempre molto marcata. E le notizie, pertanto, vanno filtrate proprio in questa ottica. Del resto, lo stesso Kadyrov a metà marzo si era reso protagonista di un video intimidatorio rivelatosi poi un bluff: nelle immagini il leader ceceno appariva in un bunker localizzato nei pressi di Kiev, mentre suggeriva le strategie di attacco e lanciava messaggi minacciosi. "Arrendetevi, o vi finiremo (...
) L'altro giorno eravamo a circa 20 chilometri da voi nazisti, ora siamo ancora più vicino", avvertiva il sanguinario combattente. In realtà, il giorno successivo alcuni media locali avevano svelato che Kadyrov non si trovava a Kiev ma a Grozny, dove aveva incontrato il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale russo, Nikolai Patrushev.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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