Una notizia da prima pagina, che ha fatto il giro del mondo in pochi secondi. Il primo ministro Russo Dmitry Medvedev che annuncia su Twitter le proprie dimissioni e per giunta attacca duramente il presidente Putin.
Una notizia rivelatasi una bufala nel giro di poco tempo. Il profilo Twitter di Medvedev stato infatti assaltato da alcuni hacker che gli hanno attribuito alcune clamorose (ed evidentemente false) dichiarazioni.
Sul profilo del primo ministro sono comparse dichiarazioni molto dure nei confronti dello "Zar" Putin: "Mi dimetto. Mi vergogno delle azioni del governo. Perdonatemi". E poi, rivolgendosi direttamente a Putin: "Volevo dirlo da tempo: Vova sbagli!", dove Vova è l'abbreviazione di Vladimir.
Proprio nelle ore precedenti un incontro ai massimi livelli sul problema ucraino, dal profilo Twitter di Medvedev si poteva leggere: "Potremmo tornare agli anni Ottanta. Questo è triste. Se questo è l'obiettivo dei miei colleghi al Cremlino, lo raggiungeranno rapidamente." Ancora, come una sarcastica freddura: "La Crimea non è nostra. Retwittate per favore"
Naturalmente è stato necessario pochissimo tempo prima di scoprire la falsità della notizia, anche perché Medvedev è da sempre considerato uno degli uomini più fedeli alla linea politica del presidente Putin, di cui è ormai il braccio destro da diversi anni.
"L'account Twitter di Medvedev è stato piratato - ha dichiarato all'agenzia di stampa Ria Novosti un portavoce del governo - I messaggi non sono autentici. Stiamo lavorando al problema."
Tuttavia questa dichiarazione non ha interrotto il flusso dei
falsi tweet e a Mosca il profilo del primo ministro è schizzato immediatamente ai primi posti nella classifica tra quelli più seguiti, aumentando in poche ore il numero dei follower da diecimila a oltre due milioni e mezzo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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