La Merkel attacca Putin: "Sconvolta ed inorridita dai raid in Siria"

La cancelliera parla dalla Turchia: "I colloqui di pace sono resi difficili dalle incursioni russe. Mi sconvolgono le violenze sui civili". Ankara continua le pressioni sull'Europa per ricevere sempre più aiuti

La Merkel attacca Putin: "Sconvolta ed inorridita dai raid in Siria"

Angela Merkel attacca a testa bassa Vladimir Putin sui temi della guerra in Siria e dell'emergenza immigrazione.

Parlando oggi ad Ankara durante una conferenza stampa congiunta tenuta insieme al primo ministro turco Ahmet Davutoglu, la cancelliera si è detta "sconvolta e inorridita" per le sofferenze causate alla popolazione civile dai raid russi sulla Siria.

"Siamo, negli ultimi giorni, non solo agghiacciati ma anche scioccati dalle sofferenze umane di migliaia di persone per i bombardamenti aerei e anche per gli attacchi che provengono dalla parte russa", ha dichiarato la cancelliera, spiegando che Germania e Turchia faranno pressione sull'Onu per fare rispettare una risoluzione approvata a dicembre che impegnava le parti in conflitto a sospendere ogni attacco sulla popolazione civile.

"In queste circostanze - ha spiegato la Merkel parlando con Davutoglu - è difficile che possano avere luogo dei colloqui di pace. Questa situazione deve concludersi rapidamente".

I due leader hanno inoltre parlato dell'emergenza profughi, con la Merkel che si è recata in Turchia essenzialmente per strappare alla Mezzaluna la promessa di fare di più per contenere il flusso di migranti provenienti dall'Interno Medio Oriente (ma anche da Africa ed Asia centrale) e diretti in Europa. La Turchia riceverà tre miliardi di euro di aiuti dall'Unione Europea per arginare il flusso dei migranti, secondo progetti che, nelle parole di Davutoglu, verranno presto esposti a Bruxelles.

La Turchia, ha detto però il premier, "accoglierà gli almeno 30mila profughi ammassati al confine siriano quando sarà necessario". Ciononostante, ha chiarito Davutoglu, "i raid russi sulla Siria non devono essere tollerati con l'idea che la Turchia accetterebbe in ogni caso i rifugiati in fuga dai bombardamenti".

"Gli ultimi sviluppi della situazione della crisi siriana sono un chiaro tentativo di fare pressione sulla Turchia e sull'Europa sul tema dei migranti", ha aggiunto, sottolineando che "non si può pensare che l'emergenza migranti pesi solo sulle spalle della Turchia". Davutoglu ha infine annunciato che Germania e Turchia coinvolgeranno la Nato nella soluzione dell'emergenza.

Nel frattempo al confine fra Turchia e Siria decine di migliaia di profughi sono ammassati alla frontiera in attesa di varcare il confine e di ricevere gli aiuti umanitari dei turchi.

Il governo turco, che pure ha a più riprese ammonito di non essere più disposto ad accogliere altri profughi, ha assicurato che continuerà ad elargire aitui umanitari e che "di fronte al massacro" Ankara aprirà le proprie frontiere.

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