Per le relazioni tra il Messico e gli Stati Uniti "è un momento chiave". Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri messicano, Luis Vedegary, durante la conferenza stampa congiunta con il segretario di Stato Usa, Rex Tillerson, in missione nel Paese centroamericano. "Per risolvere le nostre note differenze occorre un dialogo aperto, onesto e continuo", ha osservato Videgary esprimendo particolare preoccupazione per le politiche sull’immigrazione del presidente Trump e sollecitando "un approccio comprensivo" nell’affrontare le questioni. "Un incontro produttivo", ha detto il segretario di Stato Tillerson, durante l'incontro con i giornalisti a seguito del faccia a faccia con l'omologo messicano.
Alla vigilia dell'incontro Videgaray aveva messo le mani avanti, chiarendo che il proprio governo farà di tutto per opporsi alle ultime direttive dell’amministrazione Trump sull’espulsione dei clandestini."Il governo ed il popolo messicano non intendono accettare le misure che un governo intende imporre unilateralmente ad un altro. Non le accetteremo perché non dobbiamo farlo e perché non è nell’interesse del Messico", aggiungendo che il suo Paese ricorrerà a tutti i possibili mezzi legali per difendere i messicani che vivono all’estero, incluso un ricorso alle Nazioni Unite. Il riferimento è alle ultime misure adottate dal ministro Usa per la Sicurezza interna, John Kelly, che ha ordinato un giro di vite che potrebbe interessare circa la metà degli 11 milioni di migranti illegalmente presenti negli Usa, di cui molti sono messicani.
"Se si va verso una strategia di scontro - aveva aggiunto Videgaray - con posizioni apertamente divergenti, nessuno potrà dire che il Messico non ha offerto anzitutto la sua mano aperta. L’aver sopportato non solo modi poco diplomatici ma apertamente ostili ci conferisce una legittimità importante con alleati potenziali, compreso lo stesso Congresso americano".
Intanto Donald Trump non ammorbidisce i toni. "Come sapete - dice durante un incontro alla Casa Bianca - Rex è in Messico. Sarà un viaggio molto difficile, perché dobbiamo essere trattati equamente dal Messico. Avremo buone relazioni con il Messico, ma se non potremo averle non le avremo". Ed ha ricordato che ci sono 70 miliardi di dollari di deficit nella bilancia commerciale con il paese confinante "Gli accordi con gli altri paesi sono incredibilmente cattivi", ha sottolineato ancora il presidente, secondo il quale gli Stati Uniti hanno perso un terzo dei posti di lavoro nel manufatturiero a causa del Nafta, l'accordo di libero scambio con Canada e Messico.
Tillerson si trova in visita in Messico assieme al segretario per la Sicurezza Interna, che ha messo a punto nuove linee guida per l'aumento delle espulsioni di immigrati illegali, molti dei quali messicani o giunti attraverso questo Paese. L'avvento della presidenza Trump ha creato forti tensioni con il Messico.
Il presidente messicano, Enrique Pena Nieto, di recente ha annullato la sua vista a Washington dopo che Trump ha ribadito di voler costruire un muro anti migranti al confine, facendo pagare le spese al paese vicino. E i messicani hanno fattosapere che Pena Nieto non incontrerà Tillerson e Kelly se non sarà stata raggiunta un'intesa con gli americani.
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