Michelle insulta Trump: "Un bugiardo e razzista". Ma dimentica il Russiagate

L'ex First Lady Michelle Obama si scaglia sui social contro Donald Trump, che non ricoonosce la vittoria del democratico Joe Biden: "Bugiardo razzista".

Michelle insulta Trump: "Un bugiardo e razzista". Ma dimentica il Russiagate

L'ex first lady Michelle Obama ha diffuso un lungo messaggio su Instagram nel quale critica duramente il presidente Donald Trump, che continua a non voler riconoscere la vittoria dello sfidante democratico Joe Biden, denunciando brogli sistematici in tutto il Paese. Michelle Obama ha spiegato come, nel 2016, non sia stato affatto semplice riconoscere la vittoria di The Donald su Hillary Clinton: "Donald Trump aveva diffuso bugie razziste su mio marito che avevano messo in pericolo la mia famiglia", ha sottoloneato l'ex first lady. "Non era qualcosa che ero pronta a perdonare. Ma sapevo che, per il bene del nostro Paese, dovevo trovare la forza e la maturità per mettere da parte la mia rabbia". Questa settimana, ha aggiunto, "ho riflettuto molto su dove mi trovavo quattro anni fa. Hillary Clinton aveva appena subito una dura sconfitta con un margine di gran lunga inferiore a quello che abbiamo visto quest'anno. Ero ferita e delusa, ma i voti erano stati contati e Donald Trump aveva vinto ".

"Il popolo americano aveva parlato", ha rimarcato Michelle Obama. "E una delle grandi responsabilità della presidenza è ascoltare quando questo accade. Così io e mio marito abbiamo incaricato il nostro staff di fare ciò che George e Laura Bush avevano fatto per noi: condurre una transizione di potere rispettosa. Devo essere onesta, non è stato facile". Insomma, dall'ex First Lady ci mancava solamente una lezione di stile. Lady Obama parla apertamente delle "bugie" diffuse da Donald Trump ai danni di suo marito - quali sarebbero? - dimenticandosi la campagna mediatica faziosa e partigiana che i grandi media hanno riservato nei confronti di The Donald, dal momento stesso in cui si è candidato alle primarie del Partito repubblicano.

L'accoglienza dei dem verso Trump? Il Russiagate

Media progressisti che in queste ultime settimane si sono superati, tifando apertamente per una rottura imminente fra Donald Trump e sua moglie Melania. Ma se si parla di Trump e Melania, tutto è concesso. Ma siamo davvero sicuri che i democratici possano permettersi lezioni di stile? Come già riportato da InsideOver nelle scorse settimane, il direttore della National Intelligence, John Ratcliffe, ha inviato una lettera al presidente della Commissione Giustizia del Senato, Lindsey Graham, in merito ai nuovi documenti di intelligence declassificati, secondo i quali Hillary Clinton, allora candidata democratica alla presidenza, approvò personalmente uno sforzo "per suscitare uno scandalo contro il candidato alla presidenza degli Stati Uniti Donald Trump legandolo a Vladimir Putin e all’hackeraggio dei russi del Comitato nazionale democratico". Secondo i suoi appunti scritti a mano, l’ex direttore della Cia John Brennan avrebbe successivamente informato il presidente Obama e altri alti funzionari della sicurezza nazionale del piano della candidata dem, inclusa la "presunta approvazione da parte di Hillary Clinton, il 26 luglio 2016, di una proposta di uno dei suoi consiglieri di politica estera, per denigrare Trump scatenando uno scandalo che denunciasse interferenze da parte dei servizi di sicurezza russi".

In buona sostanza Donald

Trump fu calorosamente "accolto" dai democratici con un'inchiesta farlocca confezionata ad arte - il Russiagate - basata su presunte ingerenze russe: inchiesta che ha gravato per quasi due anni e mezzo sulla sua presidenza.

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