Selin Goren è una giovanissima politica tedesca (24 anni), portavoce nazionale del movimento giovanile di sinistra Solid. Oltre all'attività politica, lavora come attivista per i diritti dei migranti.
A gennaio la Goren aveva sporto denuncia alla polizia di Mannheim, nel land del Baden-Wuttember, per violenza sessuale. Agli agenti disse di essere stata aggredita da uomini che parlavano tedesco, ma solo a luglio ha confessato allo Spiegel che gli autori di quella violenza erano stranieri.
Immigrati arabi o iraniani, che lei avrebbe "coperto" per non alimentare l'ostilità e il pregiudizio contro i rifugiati politici, che in Germania sono da tempo oggetto di diversi attacchi razzisti da parte di estremisti di destra. La Goren, peraltro, lavora a Mannheim come attivista a favore dei diritti dei migranti.
Solo ora, però, la Goren ha preso coraggio e ha scritto su Facebook una lettera a un immaginario migrante: "Mi spiace molto che il tuo atteggiamento sessista e prevaricatore nei miei confronti possa fomentare il razzismo verso gli immigrati - ha spiegato la giovane politica - Non me ne starò più in silenzio a guardare, e sì può succedere che cittadini razzisti e preoccupati facciano di te il problema. Tu non sei il problema.
"Normalmente, tu, migrante, sei un essere umano meraviglioso che merita come chiunque altro di vivere una vita sicura e libera.
Ma io non me ne starò in silenzio a guardare che altri cittadini razzisti e preoccupati facciano di te il problema."La Goren, però, ha anche riconosciuto l'importanza di non manipolare più la verità, anche se questo dovesse servire ad una battaglia politica.
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