Fanno quadrato i Paesi dell'Est europeo, alla vigilia di un incontro europeo sul tema dell'immigrazione. Di diventare zone cuscinetto per i flussi migratori non ne vogliono sapere e così Romania, Serbia e Bulgaria avvertono di essere pronte a chiudere le frontiere, se Austria e Germania cambieranno politica sull'accoglienza.
È molto chiaro l'avvertimento che arriva dal premier bulgaro Boiko Korisov, a cui si associano i colleghi. Sofia, e con lei Bucarest e Belgrado, non vogliono doversi assumere tutto il peso della massa di profughi in arrivo dalla Siria e di questo dovrà tenere conto domani il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, che punta a trovare un'intesa sulle misure di breve termine per affrontare la crisi dei Balcani.
In una settimana sono 56mila i profughi che sono arrivati in
Slovenia, 13mila nelle ultime 24 ore, attraversando il confine con la Croazia, diretti a Vienna e Berlino. Più di diecimila si trovano tuttavia ancora nei centri d'accoglienza sloveni, dove attendono di essere registrati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.