Un flusso costante di missili Kalibr sarebbero lanciati direttamente dai sottomarini russi presenti sul Mar Nero direzione Ucraina, risultando uno dei maggiori contributi fin qui dell'esercito di Putin. È quanto affermato dall'esperto di guerra Sutton e autore di Covert Shores, che spiega come questo sistema sia considerato generalmente più efficace delle forze di sbarco anfibie e delle unità di azione di superficie. "Entrambi hanno subito perdite cospicue. E il lancio di missili è un simbolo visibile per la Marina russa, spesso presente nei video del Ministero della Difesa", spiega l'esperto.
Cosa sono i Kalibr
C'è una forte "prova circostanziale" che i sottomarini della Marina russa abbiano lanciato missili da crociera Kalibr. Queste armi sono l'equivalente russo dei Tomahawk americani: sono disponibili in diverse varianti anche se sono più rilevanti quelli di un attacco terrestre a lungo raggio. Non tutti i lanci di missili sono così visibili, però, perchè alcuni provengono da sottomarini russi, "uno degli aspetti meno discussi dell'invasione" ucraina secondo Sutton. Per un periodo se ne è parlato abbastanza e sono state monitorate le loro posizioni ma quando la guerra ha preso rapidamente forma, "sono in gran parte dimenticati dal grande pubblico ma sono sempre in agguato".
L'esercito "invisibile"
"Ho tenuto d'occhio le loro attività portuali durante il conflitto. Non possiamo osservarli sotto le onde, ma li vediamo caricare armi in porto. Combinato con il ritmo dei loro andirivieni...", racconta l'esperto grazie all'aiuto di alcune immagini satellitari che dimostrano quanto affermato. Questi missili possono essere lanciati dai tubi lanciasiluri del sottomarino di classe Kilo migliorati, sono alimentati in modo convenzionale (non si tratta di sottomarini nucleari) e sono relativamente piccoli, il che li rende ideali per il Mar Nero. Questi sottomarini sono stati notati mentre caricavano Kalibr immediatamente prima dell'invasione e da allora è stato osservato il loro caricamento in diverse occasioni.
Lo schieramento russo
La Marina russa avrebbe almeno quattro sottomarini di classe Kilo migliorati nel Mar Nero. Un quinto, la B-871 Alrosa (nota per il suo jet a pompa), è in fase di manutenzione. È una variante più vecchia e non può trasportare Kalibr. Putin, poi, ha schierato anche due Kilo nel Mediterraneo in grado di lanciare Kalibr ma non contro obiettivi in Ucraina (a meno che non sorvoli i paesi della Nato, il che è improbabile). Le forze mediterranee fanno parte di una difesa esterna per l'invasione dell'Ucraina, fornendo un contrasto alle navi da guerra della Nato. "Tuttavia, poiché il Bosforo è stato interdetto alle navi da guerra, non possono trasferirsi nel Mar Nero", spiega Sutton. Come ricorda Il Messaggero, questi sottomarini sono l'esercito "invisibile" dello Zar, annidati nelle profondità delle acque e in grado di colpire a enormi distanze senza poter essere incercettati.
La "Cold War"
Come abbiamo visto su InsideOver, nella nuova Guerra Fredda che si agita tra Russia e Nato, la caccia ai sottomarini rappresenta uno dei fattori più importanti. Nelle settimane precedenti alla guerra in Ucraina, quando ancora le forze di Mosca si ammassavano nelle regioni sud-occidentali russe e in Bielorussia, i movimenti della flotta avevano allarmato le Marine atlantiche nel Mediterraneo e nel Baltico. La componente sottomarina è ancora oggi la parte che attira di più le attenzioni atlantiche soprattutto perché l’unita subacquea, una volta “scomparsa dai radar”, può riaffiorare ovunque proiettando la potenza di fuoco – anche strategica – in qualsiasi angolo del globo.
Un pericolo, quello della potenza di fuoco, cui si aggiunge anche l’utilizzo dei sommergibili per compiti diversi da quelli tradizionalmente assegnati nei decenni scorsi, e in cui la Russia è da sempre uno degli attori più importanti e all’avanguardia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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