È morto in Cile Contreras, capo della polizia politica di Pinochet

Più di tremila persone furono uccise o scomparvero per mano della DINA nel periodo della dittatura

Le foto di due uomini spariti durante la dittatura fuori dall'ospedale militare
Le foto di due uomini spariti durante la dittatura fuori dall'ospedale militare

Aveva ormai 86 anni Manuel Contreras, l'ex generale che negli anni della dittatura di Augusto Pinochet guidò la polizia politica cilena (DINA). È morto ggi, dopo avere sofferto a lungo di cancro, diabete e insufficienza renale, ricoverato all'ospedale militare di Santiago, sulle spalle un ergastolo.

Condannato a 529 anni di carcere per i fatti che avvennero tra il 1973 e il 1989, durante la dittatura, Contreras non ha mai ammesso le sue responsabilità, ma alla polizia politica, che guidava, è attribuita la responsabilità per la maggior parte delle vittime di quegli anni. Più di 3.200 i morti o i dispersi, 38mila le persone sottoposte a tortura.

Contreras è considerato il braccio destro di Augusto Pinochet, che fu anche il suo insegnante all'Accademia militare. Nel 2005 era stato messo in carcere, per il rapimento di un avversario, ma aveva continuato a ripetere che i suoi uomini non avevano mai torturato nessuno.

"Non ho mai dato l'ordine di uccidere nessuno", aveva dichiarato nel 2013, in un'intervista televisiva.

In molti si sono riuniti fuori dall'ospedale militare di Santiago del Cile dopo l'annuncio della morte di Contreras. Chiedono ancora giustizia. E di sapere cosa ne fu delle persone sparite nel nulla.

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