Lunedì era la giornata mondiale contro la malaria e l'Oms ha stupito il mondo intero con una dichiarazione che è stata accolta con gioia e speranza: 6 paesi africani entro il 2020 potrebbero debellare definitivamente la malaria.
Nel continente africano la malaria è la prima causa di morte, ogni anno circa 500mila persone perdono la vita a causa della zanzara anofele e i contagi nel mondo oscillano tra i 300 e i 500 milioni l'anno. Basta leggere quindi queste cifre per comprendere l'importanza dell'annuncio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Nel 2015 l'Oms aveva reso noto un piano di lotta contro la malattia e l'obiettivo era quello di debellarla da almeno 10 paesi del pianeta entro il 2020, nel nuovo report presentato lunedì, invece, è stato annunciato che i paesi in cui è possibile raggiungere questo successo sono 21 e ben 6 nel continente africano. La regione del mondo più vessata dalla malattia.
Gli stati in questione sono Algeria, Capo Verde, Swaziland, Botswana, Comore e Sud Africa, e il fatto che quest'ultimo sia stato incluso nella lista non ha lasciato indifferenti.
Nella terra di Mandela la malaria è una piaga endemica che da sempre affligge la popolazione e nel solo 2014 i casi di contagio sono stati quasi 12mila. Quella che sembrava essere una condanna ontologica per lo stato africano, invece sta poco a poco scomparendo. La battaglia contro la zanzara anofele negli anni ha prodotto incredibili risultati e questo fa ben sperare anche altri stati africani , che, come il Sud Africa ieri, oggi sono afflitti in modo endemico dalla malaria.
Pedro Alonso, del programma mondiale dell'OMS
nella lotta al paludismo ha così chiosato: '' L'Organizzazione Mondiale della Sanità, si felicità per i successi ottenuti e sottolinea il bisogno di investimenti importanti nelle regioni fortemente colpite dalla malaria''- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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