Offensiva di Riad contro la minoranza sciita. L'allarme delle ong: "È una barbarie"

Le autorità saudite hanno precisato che l'offensiva in corso nelle regioni a maggioranza sciita sarebbero volti a neutralizzare dei "terroristi legati all’Iran"

Offensiva di Riad contro la minoranza sciita. L'allarme delle ong: "È una barbarie"

Il governo dell’Arabia Saudita ha ordinato in questi giorni un’offensiva delle proprie forze speciali contro la minoranza nazionale sciita, stanziata nella Provincia Orientale del Paese, ossia il territorio in cui si concentra la maggior parte delle risorse petrolifere statali.

Le forze speciali di Riad stanno conducendo diversi raid nell’est della penisola arabica, in particolare nelle cittadine situate sull’isola di Tarut, nel governatorato di Qatif. Finora, secondo i comunicati emessi dal ministero dell’Interno, tale “operazione antiterrorismo” condotta dai servizi di sicurezza avrebbe provocato otto morti, tutti “sovversivi al soldo di Teheran”. Le incursioni militari nella Provincia Orientale, ha quindi precisato il dicastero in questione, continueranno fino a quando i “sicari del regime iraniano” non saranno resi “inoffensivi”.

Il bilancio delle vittime dei raid antiterrorismo sarebbe in realtà, accusano le ong Amnesty International e Human Rights Watch, ben più lungo. I civili morti finora per l’offensiva disposta dal principe Mohammad bin Salman sarebbero infatti “una cinquantina” e le sparatorie perpetrate dalle forze speciali della Casa reale si accompagnerebbero con “violenze e stupri di massa” ad opera di queste ultime contro donne e bambini sciiti. L’associazione umanitaria ha quindi esortato le Nazioni Unite ad adottare una risoluzione di condanna nei riguardi dell’esecutivo saudita e a esercitare pressioni affinché cessi immediatamente la “barbarie” in corso contro gli abitanti della Provincia Orientale.

Alle critiche avanzate da Amnesty International e Human Rights Watch ha subito replicato con sdegno Abdulaziz bin Saud Al Saud, ministro dell’Interno di Riad. Egli, nel controbattere le accuse delle ong, ha definito “pura fantasia” la tesi secondo cui le vittime dell’operazione antiterrorismo sarebbero una cinquantina. Il rappresentate della Casa reale del Paese arabo ha poi ammonito l’Onu a non ingerirsi negli affari interni della nazione islamica, in quanto ogni risoluzione del Palazzo di vetro su quanto sta accadendo nella Provincia Orientale verrà interpretata dalle autorità saudite come un “attentato alla sovranità” dello Stato mediorientale.

Sull’offensiva di Riad contro la minoranza sciita è quindi intervenuto anche il dipartimento di Stato Usa, per bocca del vice-segretario con delega alle questioni del Medio Oriente David M. Satterfield.

Il funzionario federale ha infatti assicurato che l’amministrazione Trump starebbe “monitorando” la situazione interna dell’Arabia Saudita e, al tempo stesso, ha esortato la Casa reale musulmana ad astenersi dal commettere “eccessi” nelle proprie operazioni antiterrorismo.

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