L'università di Oxford ha sospeso un suo dipendente italiano, sospettato di avere "legami con il jihadismo". Non si conosce l'identità dell'uomo, sui 35 anni, originario del Pesarese ma, secondo quanto scritto dal Daily Telegraph, è un operaio che aveva trascorso due anni e mezzo in un carcere, nelle Marche, dopo essere finito in manette nel marzo 2012, nel corso di un raid anti-terrorismo coordinato dalla Dda di Cagliari.
Il quotidiano britannico lo descrive come un convertito all'Islam, dopo un matrimonio con una cittadina marocchina. L'ateneo ha riferito di aver immediatamente contattato la polizia inglese, dopo aver scoperto i trascorsi dell'individuo, che avrebbe scontato la sua pena detentiva per aver raccolto e diffuso materiale jihadista fra cui le istruzioni per organizzare attentati, e di aver avviato un'inchiesta interna.
L'uomo finì in carcere nella primavera del 2012, probabilmente mentre si preparava per fuggire in Marocco.
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