"Chi ha fatto Vanessa e Greta prigioniere dovrebbe ricordare cos'erano lì a fare. Volevano il bene e sarebbe un dramma se qualcuno le ripagasse con il male". Le parole sono di Salvatore Marzullo, papà di Vanessa, che in un appello che sarà pubblicato domani sulle pagine del settimanale Oggi ha ricordato così l'impegno in Siria della figlia, rapita in Siria insieme all'amica Greta Ramelli.
"Vanessa e Greta non sono due ragazzine superficiali", scrive Marzullo, che spiega: "Mi ha fatto male in questi giorni leggere e ascoltare commenti di persone che le descrivono così". E poi aggiunge: "Vanessa è proprio il contrario. È una ragazza profonda che si immedesima nella sofferenza degli altri e non riesce a stare con le mani in mano".
"Vanessa è maggiorenne, una ragazza d'oro, brava e responsabile", dice il padre della ragazza, sequestrata mentre si trovava in Siria per seguire alcuni progetti umanitari, con un'associazione fondata insieme a Greta e a una terza persona.
Ammette di avere provato a convincerla a non partire "in tutti i modi", ma aggiunge: "Quando ti rendi conto che tutti i tuoi discorsi, i tuoi ragionamenti e alla fine anche tutte le tue preghiere non vengono ascoltate cosa puoi fare? Non potevo impedirle di fare quello che voleva. Ho sbagliato? Dovevo legarla?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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