Emissari di Al Qaeda si sarebber rivolti ad Isis per fermare l'esecuzione dell'ostaggio britannico Alan Henning, che appena un giorno fa gli uomini del Califfato avevano annunciato di voler uccidere. Lo rivela stamattina il quotidiano britannico The Independent, secondo cui il gruppo terroristico che fu guidato da Osama Bin Laden avrebbe cercato di intercedere per un uomo "innocente, sinceramente impegnato ad alleviare le sofferenze dei musulmani."
Henning, infatti, è un ex taxista quarantasettenne originario di Salford, piccolo centro alle porte di Manchester, giunto in Siria per aiutare nella consegna dei medicinali ai profughi rifugiatisi nella città di Al-Dana. Contro il suo rapimento da parte degli uomini dello Stato Islamico si erano già pronunciate, ancora prima di Al Qaeda, anche le brigate Al-Nusra, un altro gruppo jihadista attivo in Siria: un portavoce di Al-Nusra si era rivolto all'Isis biasimando l'azione contro il cooperante, definita "controproduttiva e contraria alla legge islamica".
Da Londra, il segretario del Foreign Office Philip Hammond ha affermato oggi che reparti speciali britannici stanno facendo di tutto per organizzare un'operazione di salvataggio per riportare in patria Henning, complicata però dal fatto che i servizi di intelligence non sarebbero a conoscenza del luogo esatto in cui l'ostaggio è detenuto.
Appena sabato notte il mondo era rimasto sotto choc
dalla diffusione di un nuovo video in cui veniva mostrata l'esecuzione del britannico David Haines, accompagnate da minacce sulla sorte di Henning. Contro questa follia ora sembra mobilitarsi, almeno in parte, anche una fetta dell'islamismo più radicale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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