"Il pilota russo abbattuto in Siria si è ucciso con una granata"

Secondo i media russi il pilota si sarebbe ucciso per non essere catturato dai ribelli

"Il pilota russo abbattuto in Siria si è ucciso con una granata"

"Ha combattuto fino all'ultimo momento contro un numero sproporzionato di terroristi. Era ferito gravemente e circondato. Quando i terroristi si sono mossi verso di lui, l'ufficiale russo si è tolto la vita con una granata". È il ministero della Difesa russo a sostenere in un comunicato ufficiale che il pilota abbattuto nei cieli sopra Saqarib, in Siria, si sia ucciso prima di essere catturato dai miliziani anti-Assad.

"Questa è per i ragazzi", avrebbe gridato il maggiore Roman Filipov, secondo quanto raccontano i media russi, che descrivono come un eroe il pilota del Sukhoi-25, che stava bombardando nell'area di Idlib quando il suo velivolo è stato colpito da uomini di Hayat Tahrir al-Sham, una milizia meglio nota con il suo precedente nome di Jabat al-Nusra, su posizioni qaidiste.

È per ora impossibile verificare le affermazioni che arrivano da Mosca e che contrastano con precedenti affermazioni, secondo cui Filipov sarebbe stato catturato dai miliziani dopo essersi eiettato e quindi ucciso.

In video diffusi dalle milizie siriane si vede chiaramente il Sukhoi colpito precipitare e prendere rapidamente fuoco.

Foto scattate negli attimi successivi mostrano i resti dell'aereo, caduto nella provincia di Idlib, teoricamente una "zona di de-escalation", dove però da dicembre è in corso una battagli tra le forze russe e lealiste e i ribelli.

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