"Ha combattuto fino all'ultimo momento contro un numero sproporzionato di terroristi. Era ferito gravemente e circondato. Quando i terroristi si sono mossi verso di lui, l'ufficiale russo si è tolto la vita con una granata". È il ministero della Difesa russo a sostenere in un comunicato ufficiale che il pilota abbattuto nei cieli sopra Saqarib, in Siria, si sia ucciso prima di essere catturato dai miliziani anti-Assad.
"Questa è per i ragazzi", avrebbe gridato il maggiore Roman Filipov, secondo quanto raccontano i media russi, che descrivono come un eroe il pilota del Sukhoi-25, che stava bombardando nell'area di Idlib quando il suo velivolo è stato colpito da uomini di Hayat Tahrir al-Sham, una milizia meglio nota con il suo precedente nome di Jabat al-Nusra, su posizioni qaidiste.
The last battle of the Russian Su-25 pilot.
— Military Advisor (@miladvisor) 4 febbraio 2018
Pilot was shooting at the militants who surrounded him and blew himself up with a grenade in order to avoid captivity by militants. pic.twitter.com/prBgITWa9V
È per ora impossibile verificare le affermazioni che arrivano da Mosca e che contrastano con precedenti affermazioni, secondo cui Filipov sarebbe stato catturato dai miliziani dopo essersi eiettato e quindi ucciso.
In video diffusi dalle milizie siriane si vede chiaramente il Sukhoi colpito precipitare e prendere rapidamente fuoco.
Foto scattate negli attimi successivi mostrano i resti dell'aereo, caduto nella provincia di Idlib, teoricamente una "zona di de-escalation", dove però da dicembre è in corso una battagli tra le forze russe e lealiste e i ribelli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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