È un segnale importante quello che arriva da Ramallah, dove il governo palestinese ha annunciato l'intenzione di tenere il prossimo consiglio dei ministri a Gaza, in quello che va letto come un tentativo di riappacificazione tra gli uomini dell'Autorità palestinese e quelli di Hamas, il gruppo islamista alla guida della Striscia da quando ne prese il controllo nel 2007.
Il rinnovato dialogo tra le due parti va avanti con cautela da settimane. Già a settembre Hamas aveva segnalato il suo assenso alla convocazione delle elezioni generali e la possibilità di arrivare a formare un governo di unità nazionale. Una chance fallita nel 2015, quando l'esecutivo guidato da Rami Hamdallah si era sciolto per conflitti interni, con il presidente Mahmoud Abbas che condannava gli islamisti, sostenendo che fosse impossibile operare nella Striscia.
La convocazione del cdm a Gaza la prossima settimana, probabilmente martedì, è un altro passo su un percorso irto di ostacoli. Il portavoce del governo, Yousef al-Mahmoud, ha confermato all'agenzia palestinese Wafa che Abbas ha dato l'assenso all'incontro, dopo che due settimane fa Hamas ha sciolto il "comitato amministrativo" che gestiva la Striscia, aprendo la strada a un riappacificazione.
"Porre fine alla divisione e ripristinare l'unità
nazionale, così da poter affrontare le difficili condizioni che sta attraversando la nostra causa nazionale". Questi sono gli obiettivi del governo secondo il portavoce del premier. Da martedì a Gaza lavoreranno per questo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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