Putin replica a Zelensky: "Stiamo liberando l’Ucraina dalla feccia nazista"

Lo zar paragona l’operazione in Ucraina alla seconda guerra mondiale e sostiene come i russi possono ancora sconfiggere Zelensky proprio come fecero con Hitler nel 1945

Putin replica a Zelensky: "Stiamo liberando l’Ucraina dalla feccia nazista"

La vittoria sarà nostra. Non si fa attendere la risposta di Vladimir Putin alle parole di Volodomyr Zelensky, che qualche ora fa, in un video, aveva paragonato lo zar a Hitler. Il presidente russo, nella giornata della commemorazione della Piazza Rossa, prendendo sempre come spunto la seconda guerra mondiale, ha messo la sua operazione militare alla pari di quella avvenuta nel 1945 per mano di Stalin.

Per il capo del Cremlino, come riporta la Tass, la vittoria sugli ucraini corrisponde a quella avuta dai sovietici sulla Germania nazista di Hitler. “Oggi i nostri soldati – si legge sul sito del governo di Mosca – stanno combattendo fianco a fianco per la liberazione della loro terra nativa dalla feccia nazista.

Nei telegrammi di congratulazioni inviati ai leader delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk, in occasione del 77esimo anniversario della vittoria nella Grande Guerra Patriottica, inoltre, Putin ha incoraggiato i suoi uomini a credere ancora nell’successo dell’operazione, seppure siano state diverse le sconfitte registrate sul campo: “Sono certo che la vittoria – ha sottolineato – sarà nostra, proprio come nel 1945”.

Non a caso proprio nella giornata di oggi hanno ricominciato a suonare le sirene che avvertono dei bombardamenti in tutte le grandi città ucraine non ancora occupate. Lo slogan, come riportato dalla principale agenzia stampa russa, sarebbe basato su un dovere comune, ovvero prevenire la restaurazione di un regime simile a quello del Fuhrer.

Un grido di battaglia, però, che ancora una volta allontana due popolazioni, ormai sempre più distanti tra loro. Secondo Kiev, infatti, la Russua corrisponderebbe all’aggressore che nella seconda guerra mondiale da Berlino mandò le sue truppe verso est. Lo stesso premier Zelensky, in un discorso in bianco e nero, pubblicato oggi, ha chiarito come è stata organizzata una ripetizione fanatica del regime nazista”.

Il riferimento è proprio alla piazza di

Mosca, oggi piena di manifesti a sostegno di Putin, z sui muri, parate e segni di un paese che come riferito dal presidente ancora non si sente sconfitto, nonostante le perdite e crede quindi nel rovesciamento delle sorti.

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