In Germania, la casa automobilistica Volkswagen ha deciso di ricorrere a un’“azione dimostrativa” contro la propaganda dei nazionalisti di AfD.
In base alla recente mossa del colosso teutonico, verranno “coperti” tutti i manifesti pubblicitari delle macchine realizzate dal primo situati nelle città in cui si svolgeranno comizi della formazione sovranista. Ogni cartellone che campeggi su vie o piazze pubbliche e contenente richiami alla storica azienda nazionale verrà infatti “nascosto” applicandovi sopra delle“strisce di cartone”. Tale operazione di“occultamento” scatterà puntualmente in ogni città tedesca poco prima dell’inizio delle manifestazioni promosse dal partito anti-establishment.
Volkswagen ha però annunciato di volere esternare il proprio “profondo dissenso” verso i principi propagandati da AfD non solo coprendo i propri manifesti pubblicitari, ma anche “oscurando temporaneamente” il proprio logo dai palazzetti che ospiteranno i raduni della forza politica incriminata. Ad esempio, la dirigenza della casa automobilistica ha ultimamente diffuso un comunicato in merito all’imminente conferenza programmatica dei nazionalisti presso il palasport Volkswagen Halle, situato nel comune di Braunschweig, annunciando di volere “occultare con un telone” il marchio aziendale inciso sulla facciata dell’arena, per tutta la durata della manifestazione sovranista.
A ribadire la “distanza siderale” dei valori del colosso teutonico da quelli propugnati da AfD ha contribuito quindi Heiko Lossie, rappresentante sindacale dei dipendenti del gruppo di Wolfsburg. Egli ha appunto tuonato: “Il programma di quel partito va palesemente contro i principi alla base della nostra filosofia produttiva, improntata alla tolleranza, al rispetto delle diversità e alla solidarietà. Di conseguenza, il nome Volkswagen sparirà momentaneamente da tutti i luoghi in cui metteranno piede esponenti sovranisti”.
L’azione dimostrativa della storica sigla ha immediatamente causato la dura reazione dei deputati di AfD.
La capogruppo al Bundestag, Alice Weidel, ha infatti accusato la casa automobilistica di essersi ormai “politicizzata” e ha contestualmente assicurato che il suo partito continuerà a “combattere per la sicurezza e la sovranità della Germania” nonostante gli siano ostili “tutti i poteri forti: le grandi banche, i colossi dell’industria e i giornaloni buonisti”.
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