Gelosa del fratellino, lo pugnala 28 volte: choc in Germania

Fuggita di casa subito dopo aver commesso l'omicidio, la 15enne era stata rintracciata dalla polizia tedesca dopo ore di ricerche. Secondo gli inquirenti avrebbe ucciso il fratellino spinta dalla gelosia: rischia 10 anni di reclusione

Gelosa del fratellino, lo pugnala 28 volte: choc in Germania

Rischia 10 anni di reclusione la ragazzina che lo scorso novembre 2019 era stata arrestata dalla polizia tedesca di Bielefeld (Renania Settentrionale-Vestfalia), dopo il ritrovamento del cadavere del fratellino, ucciso a pugnalate. Interrogata dagli inquirenti, la 15enne Oliwia-Marta K. ha ammesso le proprie responsabilità, facendo intendere di aver agito spinta dalla gelosia.

I fatti, come anticipato in precedenza, risalgono allo scorso 6 novembre, quando i familiari dei due minorenni avevano dato l'allarme. Rinvenuto in casa il corpo senza vita del piccolo Niko (3 anni), la madre dei due fratelli aveva immediatamente contattato i soccorsi, subito arrivati sul posto. Malgrado il tempestivo intervento dei sanitari, non era purtroppo stato possibile far nulla per il bambino, deceduto a causa di ben 28 coltellate. A rendere ancora più inquietante la vicenda, la scomparsa della sorella maggiore, non presente all'interno dell'abitazione, ed un messaggio lasciato scritto su una parete.

Questi ultimi due elementi hanno fatto sì che gli inquirenti cominciassero subito a sospettare della ragazzina, rintracciata quella stessa notte dopo ore di ricerche che avevano richiesto l'impiego di un elicottero e della squadra cinofila. Posta in stato di fermo, Oliwia aveva poi confessato le proprie colpe, raccontando di aver pugnalato a morte il bambino, che la madre aveva avuto da un'altra relazione, mentre questo stava dormendo.

Sconvolti per quanto accaduto, Agnieszka, la madre dei due minorenni, e l'ex compagno Dimitri, padre del piccolo Niko, non avevano inizialmente saputo dare una spiegazione circa le motivazioni alla base dell'efferato delitto commesso dall'adolescente. Gli agenti di polizia sono poi riusciti a risalire al movente dell'omicidio anche grazie al messaggio lasciato dalla 15enne prima di fuggire di casa. Parlando alla stampa locale, la polizia di Bielefeld non ha voluto rilasciare informazioni sul contenuto del testo, limitandosi a spiegare che la ragazzina lo aveva indirizzato alla madre, scrivendolo col sangue del fratellastro.

A quanto Oliwia avrebbe agito spinta dalla gelosia. Nata a Lodz (Polonia), nel 2013 la giovane si era trasferita con la famiglia a Detmold (Germania), dove la madre sperava di trovare lavoro. La donna, che aveva trovato impiego come addetta alle pulizie, aveva lasciato i figli a casa, affidando il più piccolo alla 15enne, senza sapere che la ragazzina non sopportava da tempo la presenza di Niko.

“Agnieszka e io ci eravamo separati tre mesi prima, Oliwia era gelosa del piccolo”, ha ammesso anche Dimitri, l'ex compagno della 46enne, come riportato dal “TheSun”.

In seguito all'orribile vicenda, Agnieszka è seguita da uno psichiatra ed al momento non sarebbe ancora riuscita ad affrontare la figlia, che ha chiesto tramite lettera di poterla vedere. La donna abita ancora nell'appartamento dove è stato commesso l'omicidio, non avendo le possibilità economiche di trasferirsi. Quanto ad Oliwia, la ragazzina si trova dietro le sbarre.

Non ha mai mostrato resistenza, apparendo sempre molto calma durante gli interrogatori. Stando alle ultime informazioni rilasciate, il processo a suo carico comincerà a metà aprile: la giovane rischia fino a 10 anni di carcere.

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