Dalla regina Elisabetta a Soros Ecco la lista dei paradisi fiscali

Dopo i Panama Papers spuntano i Paradise Papers: un nuovo elenco di nomi di potenti con società off-shore

Dalla regina Elisabetta a Soros Ecco la lista dei paradisi fiscali

Dopo i Panama Papers è il turno dei Paradise Papers. Una nuova lista di nomi eccellenti accomunati da una caratetristica: hanno investito in società offshore. A rendere noti i nomi, come riporta l'Espresso, è stata l'analisi della Suddeutsche Zeitung su una valanga di file ottenuti proprio da giornale tedesco e condivisi con l'Icij, l'International Consortium of Investigative Journalists. E tra i documenti emergono i nomi della Regina Elisabetta II di Inghilterra, quello di Bono degli U2, di Madonna e di Paul Allen, co-fondatore di Microsoft. Nella lista però spuntano anche i nomi di Wesley Clark , ex comandante della Nato in Europa e quello del ministro del commercio di Trump. Inoltre, sempre nella lista figurano il nome del tesoriere del primo ministro canadese Justin Trudeau. Anche George Soros trova posto nell'elenco di nomi dei Paradise Papers.

Si tratta di 13,4 milioni di documenti top secret che di fatto rivelano anche alcune operazioni offshore come ad esempio l'interesse per le isole Cayman da parte della Regina d'Inghilterra. Questi documenti arriverebbero da due studi di professionisti che gestiscono le società offshore. Il primo è Appleby, fondato alle Bermuda, il secondo è Asiaciti Trust che ha il suo quartier generale a Singapore. Le società offshore di fatto sono società estere che vengono collocate in Paesi dove non ci sono imposte sui profitti e dove viene tenuto il massimo riserbo sui nomi dei titolari. Va sottolineato che detenere una società offshore è del tutto legale se viene dichiarata al fisco e vengono informate delle operazioni le autorità nazionali.

Nell'elenco ci sarebbe anche il nome del ministro del Commercio Usa, Wilbur Ross. Secondo quanto emerge dai file dei "Paradise Papers" Ross avrebbe fatto affari con parenti e amici di Putin. Ma di fatto il nome che colpisce di più è proprio quello della Regina Elisabetta II d'Inghilterra.

Almeno 10 milioni di sterline dei fondi privati di Sua Maestà sono stati investiti in un fondo off-shore, alle isole Cayman e alle Bermuda dal Ducato di Lancaster, insieme al Ducato di Cornovaglia dell’erede al trono, una delle maggiori prorietà immobiliari e terriere d’Inghilterra.

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