Riaperta la Spianata delle moschee: tensione a Gerusalemme

Chiusa per timori di scontri, dopo che un estremista ha sparato al rabbino Yehuda Glick, riapre per la preghiera islamica del venerdì

Riaperta la Spianata delle moschee: tensione a Gerusalemme

La spianata delle moschee, a Gerusalemme, è stata chiusa per un giorno per timori di scontri. Lo ha deciso Israele dopo il ferimento del rabbino Yehuda Glick (da tempo chiede che gli ebrei possano tornare a pregare su quel luogo sacro, che è tale anche per l'islam). Oggi la spianata è riaperta per la preghiera musulmana del venerdì, anche se gli uomini al di sotto dei cinquanta anni non possono partecipare: la polizia lo ha deciso come precauzione per limitare il rischio incidenti. Il timore è che possa esplodere una nuova "guerra di religione", come effetto a catena delle forti tensioni di queste ore.

Giornata di rabbia

Fatah, l’organizzazione del presidente palestinese Abu Mazen, ha chiamato ad una "giornata di rabbia", a Gerusalemme e in Cisgiordania, dopo l’uccisione di Muataz Hijazi, l'uomo sospettato di aver sparato al rabbino Glick. Fonti di Fatah, citate da Haaretz, hanno annunciato marce di protesta in Cisgiordania dopo le preghiere del venerdì e segnalano una generale atmosfera di tensione. Nella nottata il premier Benyamin Netanyahu non aveva esitato a prendere misure di emergenza nella "città santa". Oltre alla chiusura della Spianata, aveva mandato rinforzi di polizia: anche per il timore dei servizi di sicurezza che gli ultrà ebrei potessero compiere ritorsioni antipalestinesi. Ma fortunatamente tutto è andato liscio. Abu Mazen - che da giorni accusa il governo d’Israele per il clima di crescente tensione - ha manifetato il proprio sdegno per la chiusura ella Spianata, una misura restrittiva che non veniva applicata dal settembre 2000, da quando Ariel Sharon (allora capo dell'opposizione) fece la sua "passeggiata" di fronte alla moschea al-Aqsa, causando l'ira del mondo musulmano (e lo scoppio della seconda intifada).


La Spianata e il Monte del Tempio

La convivenza sembra impossibile. Duemila anni fa su questi luoghi sorgeva il tempio di Gerusalemme, distrutto dai romani. Da anni il rabbino Glick indica come un luogo da "riconquistare". C'è anche, tra gli ebrei più oltranzisti, chi spera di ricostruire un nuovo tempio ebraico sulle rovine delle moschee.

Per i musulmani il Monte del Tempio è sacro perché, secondo la tradizione, il profeta Maometto venne assunto in cielo dalla roccia posta in cima al monte. Ma il luogo è sacro anche per i cristiani, come luogo della memoria: numerose, infatti, furono le visite di Gesù al Tempio.

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