Russia, condannata madre che soffocò la bimba di 2 anni col pane

Completamente ubriaca, Svetlana infilò un grosso tozzo di pane in bocca alla figlia per punirla: la bimba morì per soffocamento tra mille sofferenze. Per lei arriva una condanna ad 11 anni di reclusione

Russia, condannata madre che soffocò la bimba di 2 anni col pane

Aveva ucciso la propria figlia di soli due anni soffocandola dopo averle infilato con rabbia un boccone di pane in gola, in quanto adirata con lei per il fatto che la piccola pochi istanti prima avesse gettato del cibo sul pavimento di casa: per questo motivo un tribunale in Russia l'ha condannata a 11 anni di reclusione.

La responsabile è la 28enne Svetlana Mirzoeva la quale, dopo aver nascosto il grave episodio e poi mentito parlando di un incidente, ha confessato quanto commesso prestandosi anche ad una ricostruzione dell'efferato crimine dinanzi agli inquirenti. Il tragico episodio risale allo scorso 9 maggio 2019 quando, come ricostruito anche in tribunale, la madre si trovava in condizioni di forte alterazione psico fisica per aver bevuto un cocktail in compagnia di un'amica e poi proseguito ingurgitando altro alcol insieme al proprio compagno, l'allora 30enne Alexey Tretyakov.

Durante la pappa, la piccola Viktoria, di soli 2 anni, aveva sbriciolato una mezza pagnotta. Accecata da una furiosa rabbia, con lo scopo di punire la figlia per quel gesto, Svetlana aveva strappato un grosso tozzo di pane, infilandolo a forza nella bocca della piccola, che ha iniziato da subito a presentare chiari segni di soffocamento. Una tragica scena verificatasi nella sua casa di Omsk (Russia) anche dinanzi agli occhi terrorizzati del figlio maggiore della 28enne Ali (4 anni), oggi affidato alle cure di un orfanotrofio.

Dopo essersi accorta di quanto stava accadendo, Svetlana ha cercato di praticare alla bimba una respirazione bocca a bocca, e successivamente di versare dell'acqua in gola per poter ammorbidire il pane incastrato e favorirne lo smaltimento verso l'esofago. Tutto inutile. La piccola Viktoria è quindi morta per soffocamento, diventando improvvisamente immobile e silenziosa come riferito dalla 28enne agli inquirenti.“Ha smesso di respirare. Ho anche provato a toglierle il pane dalla bocca”, ha detto la donna, come riportato dal “Daily Mail”.

A questo punto, tuttavia, Svetlana ha deciso di occultare il cadavere della figlia, chiedendo una mano al proprio compagno. Tretyakov avvolse il corpo di Viktoria in un asciugamano, lo chiuse in una sacca sportiva blu, e se ne liberò abbandonandolo in un posto tuttora sconosciuto. Il 30enne, infatti, è deceduto soli 10 giorni dopo essersi liberato del corpicino della bimba, a causa di un avvelenamento da alcol. Ecco perchè nessuno ha mai ritrovato da allora la piccola Viktoria.

Svetlana era parsa particolarmente allegra nei giorni successivi, festeggiando anche la ricorrenza della vittoria nella seconda guerra mondiale della Russia.

Dopo aver detto che la figlia si trovava col padre, la lunga assenza notata da parenti e amici la costrinse ad esporsi, parlando di un decesso per incidente e successivamente incolpando anche Tretyakov. Alla morte di quest'ultimo, la 28enne ha confessato in lacrime davanti al giudice: “Non sono riuscita a salvare la mia principessa”. Per lei 11 anni di reclusione.

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