"Non potete più entrare". La Russia blocca i leader Ue

Nuova mossa di Putin in risposta alle sanzioni: nella lista nera anche ministri, funzionari e giornalisti che nella visione del Cremlino hanno contribuito ad alimentare la "russofobia"

"Non potete più entrare". La Russia blocca i leader Ue

La Russia ha vietato l'ingresso ai leader dei Paesi Ue all'interno del territorio della federazione. È un'altra mossa in risposta alle sanzioni, dopo quella che, sempre nel pomeriggio, è stata presa da Vladimir Putin in persona e che ha riguardato l'obbligo di pagare il gas in Rubli.

A rendere nota la nuova misura è stato il ministero degli Esteri russo. “La Russia, in risposta alle sanzioni imposte dall'Unione Europea – si legge in una nota del dicastero retto da Sergej Lavrov – vieta l'ingresso al Paese ai leader Ue.

"Le restrizioni – è specificato nella nota – riguardano la leadership dell'Unione Europea, inclusi i commissari e i capi delle strutture militari dell'Ue, nonché la maggioranza dei deputanti del parlamento europeo che appoggiano la politica antirussa”.

Non solo quindi i capi di Stato e di governo e relativi ministri. Per leadership si intende tutti coloro che hanno avuto un ruolo, diretto o indiretto, politico o mediatico, volto a spingere a favore delle sanzioni. “Nella lista nera – si legge ancora infatti nel documento inviato dal ministero egli Esteri russo – in risposta alle sanzioni sono inclusi anche i funzionari, rappresentanti dei governi e dei parlamenti di alcuni Paesi membri dell'Ue, nonché personaggi pubblici e i rappresentanti dei media, responsabili personalmente della promozione delle sanzioni illegali antirusse, che incitano a sentimenti russofobici, violando i diritti e le libertà della popolazione di lingua russa”.

Anche se gli stessi russi parlano di risposta alle sanzioni, in realtà con il documento del ministero degli Esteri si spazia su più fronti. Non solo le sanzioni in sé ma, in generale, nel mirino di Mosca sono finite tutte le azioni definite “russofobiche”.

Chiaro quindi il riferimento ad azioni che in Russia hanno avuto un'importante eco mediatica, quali la cancellazione di eventi culturali aventi a tema opere russe e la promozione di un boicottaggio del Paese su vari ambiti, compresi quelli sportivi.

La lista non è stata resa nota, si sa però che in primo luogo comprende i nomi dei capi di Stato e di governo, oltre che dei principali ministri. Dopo l'azione con la quale poche ore fa è stato imposto ai “Paesi ostili” il pagamento del gas in Rubli, la nuova mossa del Cremlino è destinata a far aumentare le distanze tra Russia ed Europa.

Ed era forse

questo uno degli obiettivi delle sanzioni imposte dal Vecchio Continente. Di fatto, tra le azioni di Ue e Usa sull'economia e le risposte del Cremlino, la via verso una nuova cortina di ferro appare tracciata.

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